Enel verso il mercato con Testa e Tatò

Enel verso il mercato con Testa e Tatò L'assemblea approva i dati '98:38 mila miliardi di fatturato, utili raddoppiati a 4200, debiti in discesa Enel verso il mercato con Testa e Tatò // Tesoro li conferma ai vertici ROMA Guidare l'Enel nel mercato liberalizzato, trasformarla in holding industriale snella lasciando alle spalle il vecchio ruolo monopolista o accompagnarla noi processo di privatizzazione. Queste lo sfide che dovrà affrontare il team TestaTato riconfermato ieri dall'azionista Tesoro ai vertici dell'Enel per i prossimi 3 anni. L'assemblea della società sulle nomine ha confermato Enrico Testa presidente e Franco Tato, Vittorio Grilli c Alberto Giovannini consiglieri. Se no va il vicepresidente Alfonso Limbruno, entra in consiglio il direttore generale, Claudio Poggi. Nei prossimi giorni lo stesso consiglio si riunirà per procedere alla nomina di Franco Tato ad amministratore delegato e probabilmente, di Poggi alla carica di vicepresidente. L'assemblea, che è durata meno di un'ora, ha proceduto anche all'approvazione del bilancio chiusosi con 37.800 miliardi di ricavi, un utile netto consolidato di 4286 miliardi c la distribuzione, al Tesoro, di un dividendo di 1964 miliardi. Complessivamente, si lecce in un comunicato, nel triennio 1996-1998 «a fronte di una riduzione reale delle tariffe superiore al 10% e di un meccanismo di rimborso delle importazioni dall'estero che ha penalizzato la gestione per circa 1000 miliardi, l'utile netto è quasi raddoppiato (+93%) dai 2226 miliardi del '96 ai 4286 dello scorso anno, con una riduzione dell'indebitamento di circa 12.000 miliardi e una variazione del rapporto debito su patrimonio da 1,4 a 0,7». Le tappe che attendono la società di piazza Verdi fanno pensare a una estate di intenso lavoro, basato su tre pilastri. Per luglio ed agosto è fissato l'appuntamento con il prospetI to della privatizzazione che porterà in Borsa, verso novembre, il 15% del capitale. Dopo anni di rinvìi, che hanno visto l'Enel entrare e poi scomparire dai calandari sulle dimssioni messi a punto dai vari governi che si sono succeduti, il 99 dovrebbe essere la volta buona. Secondo le prime indicazioni dei ministri dell'Industria Bersani e delle Finanze Visco già entro la fine dell'anno potrebbe essere infatti collocata sul mercato la prima quota. Secondo, si lavora alla dismissione dello centrali per 15 mila megawatt prevista dal decreto Bersani. A piazza Verdi hanno già disegnato il percorso, che passa per la creazione di tre o quattro società che poi approderanno al mercato. Essenziale su questi due fronti le decisioni dell'Autorità per l'energia: toccherà infatti a Pippo Ranci fissare i parametri tariffari essenziali perché gli analisti possano valutare la-redditività dell'a- ém zienda. Ranci ha assicurato che tutto sarà chiaro ài momento della chiusura del prospetto. Infine, terzo pilastro della politica Enel dei prossimi mesi sono il riassetto societario c la diversificazione, che porta alla crescita delle aree di business e alla valorizzazione degli asset. La legge di riasseto prevede che l'Enel si trasformi in una holding industriale, constituendo società distinte per le varie attività (distribuzione, produzione, vendita è proprietà della rete). Quanto alla diversificazione la strategia industriale di Tato ha già fatto nascerò le società Sòie, Sei, • Conphoebus, Elettroambiente e Wind. Franco Tato e Chicco Testa sono approdati all'Enel nel giugno del 1996 quando l'allora ministro del Tesoro Ciampi, azionista unico della società, li chiamò a sostituire Alfonso Lin, b ano e Franco Viezzoli nel nuovo consiglio d'amministra zione. Mentre per Tato (nato a Lodi 67 anni fa) laurea in filosofia, soprannominato «Kaiser Franz» per la fermezza nell'animi nis tra re le aziende di cui ha fatto parte, si trattava dolla pri ma esperienza ih campo elettrico (Mondadori, Fininvest e Oli vetti i passaggi fondamentali del suo curriculum), per Chicco (Enrico) Testa non era un de butto: il presidente dell'Enel (47 anni), anche lui con una laurea in filosofia in mano, ave va già ricoperto una carica ana Ioga all'Acca, l'azienda munici palizzata romana e al Cispel, la confederazione dei servizi pub olici degli enti locali. In vista la cessione: di centrali,e la divisione in più rami societari Il presidente dell'Enel Chicco Testa A sinistra l'amministratore delegato Franco Tato Entrambi sono ttati confermati

Luoghi citati: Lodi, Roma