La carica dei mangialibri di Mario Baudino

La carica dei mangialibri Fra gli stand dei piccoli editori, a caccia di trofei per bibliomani La carica dei mangialibri Un 'ossessione da poche lire a molti milioni Mario Baudino TORINO L'"| A bibliomania è l'amante 1 ito bibliofili sposati» ha scritto il tedesco Klaas Huizing in un libro delizioso -I tradotto anche in Italia col titolo II Mangialibri (Neri Pozza), che nell'originale suonava invece il «bevitore ai libri» (Der Buchtrink::r). Ma divorare o tracannare, il risultato e lo stesso. Il furore di posseder libri chiede sacrificio, sotterfugi, segretezze, dispendio di energie e di denaro come e più d'una (o d'un) amante. Basti la voce affannata e soddisfatta, ambiguu in forido, d'un signore che il cronista ha origliato sussurrare nel telefonino; «Ilo già speso trecentomila lire, ma non so se finisce qui». Spiega tutto. K poi ieri era il giorno dei bibliomani, che ruotava intorno al convegno con Giuseppe Pontiggia, lo storico dell'arte Cesare De Seta, l'editore Vittorio Di Giuro, l'imprenditore-scrittore Gianfranco Dioguardi, la librata Loredana Pecorini, il presidente della Camera di commercio torinese Giuseppe Pichettò e Mario Scognamiglio, «papa» dei librai antiquari. '(Vitti bibliomani, coordinati da Armando '(orno, a parlure della loro «malattia», lira anche atteso Marcello Dell'Utri, gran bibliofilo oltre che parlumentaro di Forza Italia per il quale il pool di Palermo aveva chiesto l'arresto, negato in aula a Montecitorio; ha dato forfait all'ultimò momento. La motivazione: impegni politici romani. Ma forse, con i più pericolosi avversari a 'l'orino, ha deciso un raid segretissimo tra gli antiquari. Con i bibliofili, tutto o possibile. C'è solidarietà e competizione, persino custolli visitati in un'alba nebbiosa perché non si possa localizzarli, come è capitalo a Pienotto. Ma non è l'entità dogli altari il vero segno distintivo. Milioni o poche lire, fa lo stesso. Può accadere clic un libraio trovi due cassi; di vecchie Hùr grigie e le faccia fuori d'incanto, come si raccontava in margino al' convegno dedicalo ai 50 anni della gloriosa collana economica Rizzoli, con Alberto Cudioli, Gian Biagio Conte, Giuliano Vigini, Evaldo Violo. Può accadere che in due giorni un editore d'elite come Viella (di Roma) venda cinque copie d'una Storia della Chiesa d'Ivrea a 150 mila lire l'uno. Viella sta stampando anche l'intera opera di Gioachino da Fiore, il filosofo calabrese che con la sua teoria delle tre età influenzò Dante e James Joyce. Ci vorranno anni, una vita forse. Ma andranno in tutto il mondo. Può accadere di restare ipnotizzati nel mini-laboratorio di restauro per libri antichi montato nello stand della Sicilia dalla Biblioteca centrale di Palermo. 0 che un editore come Arnaldo Forni presenti una «novità» per la Fiera come la ristampa anastatica d'un libro ottocentesco, le Memorie storiche dello stato delle Lagune di Venezia, e lo venda (bene) a 230 mila lire. Adelphi docci : la sua Hypnoerotomachia Polyphili e cioè la riedizione di quello che è considerato il libro più «bello» del '500, è un successo. Ci sono lettori bibliomani ed editori bibliomani; Claudio Gallone, che fa libri raffinati e sembra giocare a travestirsi da Franco Maria Ricci, stampa in tiratura limitata e numerata una serie sul cibo nell'arte, ma intanto scova su una bancarella la riedizione ottocentesca d'uno scabrosissimo manuale per confessori e lo ristampa a prezzo corrente, col titolo Venere al tribunale della penitenza. L'editoria come estrema «perversione» della bibliomania? Forse. Guardate Nino Aragno, che ha uno stand lussuoso, stampa bene, con bella carta, fa ottime anastatiche e ha cominciato a ripubblicare in molti volumi tutti i saggi danteschi di Pascoli. Ci guadagna? Ma no. Ha altre imprese, con cui finanzia quella editoriale. Gusto costoso... «Meno caro d'un figlio che fa i rallies», scherza lui. E c'è chi invece vuol giocare tutto: come Giovanni Feliciani, che per 14 anni non ha fatto altro se non lavorare al suo ìiìblius, un «li bro dei libri». Breviario di bibliola tri a. Ora è diventato editore, ha preso uno stand in Fiera, dove sie de con la moglie e la figlia bambina per vendere un solo titolo, il suo. Intorno a lui, muri di Biblius. ibb

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