Il camion rimorchia l'auto in attesa della nuova Punto

Il camion rimorchia l'auto in attesa della nuova Punto Il camion rimorchia l'auto in attesa della nuova Punto Renzo Vlllare TORINO La forte contrazione della domanda automobilistica in Sud America, Brasile in testa, e la debolezza delle economie emergenti nelle quali Fiat Auto sta sviluppando la propria strategia di globalizzazione, insieme alla fine del regime di incentivazione fiscale in Italia, che ha determinato una accesa guerra dei prezzi, hanno condizionato i conti di Fiat Auto, il più importante settore del Gruppo. Il fatturato 1998 è stato di 48.134 miliardi di lire (2600 in meno sul '97), su un totale di Gruppo di 88.621 miliardi, con 2.486.000 vetture vendute nel mondo, considerando anche le società collegate (-9,2%). Il risultato netto è stato negativo per 500 miliardi, contro un utile di 779 nel '97 e la riduzione di redditività non ha consentito di creare valore. Lo si legge nella relazione del Consiglio di amministrazione Fiat, tenutosi ieri a Torino sotto la presidenza di Paolo Fresco. Le difficoltà dei mercati si sono prolungate anche nel primo trimestre '99 per le nuove flessioni delle consegne di auto in Italia (2,6%) e per la persistente perdita in Sud-America (-26,9% in Brasile). Ciò ha determinato un calo delle vendite a livello mondiale a 565.000 unità (-12,9%) e, di conseguenza, anche una perdita di fatturato, attestato a 10.880 miliardi di lire (-14% sullo stesso periodo '98). Il risultato operativo è stato negativo per 211 miliardi, con una redditività sulle vendite del -1,9%, contro lo 0,1% del '98. Ma - fa notare la relazione • nella seconda parte del '99 potrebbe verificarsi una inversione di tendenza che arriva proprio dall'auto, grazie al lancio della nuova Punto del Centenario e della Lancia Lybra. A compensare, seppure in parte, l'andamento dell auto ha pensato l'altro settore portante della Fiat, quello dei veicoli industriali, che ha chiuso il 1998 con un fatturato di 12.874 miliardi (11.328 nel '97), con 136.800 veicoli venduti (+10,1%), un utile netto di 372 miliardi (337 nel '97) e un livello di redditività che ha permesso di «creare valore». Nei primi tre mesi '99, con 33.000 veicoli venduti (+1,8%, con una evoluzione del mix sui pesanti), ha fatturato 3120 miliardi (+4,3%) e nei prossimi mesi potrà contare sia sugli effetti positivi del nuovo Daily, nel segmento dei leggeri, che m quello dei pesanti, per la continua innovazione del prodotto, e degli autobus, grazie alla joint venture con Renault. New Kolland, che nel '98 ha fatturato 9926 miliardi di lire (10.232 nel '97) con 80.800 trattori venduti (93.200 l'anno prima) e un utile operativo di 875 miliardi (1165 nel 97), nel primo trimestre '99 ha avuto ricavi netti per 2415 miliardi (-11%), con un utile di 168, contro 339 dello stesso periodo '98. Le prospettive sono di un ripiegamento della domanda che interesserà i trattori, mentre I)iù positive sono le previsioni per e macchine per costruzioni. Per gli altri settori - afferma la relazione - Teksid e Magneti Marcili beneficeranno della loro rafforzata efficienza, Fiat Avio migliorerà le già buone performance economiche del 1998, mentre Fiat Ferroviaria confermerà il positivo risultato dello scorso anno. Toro Assicurazioni proseguirà nella sua crescita nelle sue molteplici attività, cui si affiancherà il previsto sviluppo di Toro Targa nei principali mercati in cui è presente Fiat Auto. Utili e ricavi in crescita, infine, nell'editoria e nella comunicazione: la Itedi ha realizzato un fatturato di 846 miliardi contro i 786 del '97, il risultato operativo è stato posi tivo per 36 miliardi contro i 21 del '97 e quello netto ò in sostanziale pareggio. Paolo Cantarella amministratore delegato della Fiat A sinistra il presidente Paolo Fresco

Persone citate: Paolo Cantarella, Paolo Fresco, Punto Renzo

Luoghi citati: Brasile, Italia, Sud America, Torino