Fermo bellico

Fermo bellico Fermo bellico Un indennizzo di 50 miliardi ROMA. I pescatori dell'Adriatico hanno rispettato «con grande senso di responsabilità le direttive di emergenza emanate dalle autorità militari» ma adesso, di fronte al rischio bombe nelle reti, chiedono al governo di intervenire presso la Nato per l'istituzione di un fondo straordinario da 50 miliardi come indennizzo del cosiddetto «fermo bellico». E' quanto si legge in una nota congiunta siglata dalle associazioni cooperative Federcoopesca, Lega Pesca e Aicp. Tra i pescherecci si è dunque diffuso uno stato di forte tensione e paura e si teme che l'Adriatico possa trasformarsi «in un'area di morte e di lutti sul lavoro». Per questo viene sollecitato un coordinamento tra ministero per le Politiche agricole e quello della Difesa con l'obiettivo di avviare il monitoraggio dei fondali e organizzare la bonifica delle zone a rischio. La misura .prevede finanziamenti per 50 miliardi e i pescatori chiedono che la somma sia destinata a Chioggia o a tutta la costa.

Luoghi citati: Chioggia, Roma