Gaudenzi esce, addio Italia

Gaudenzi esce, addio Italia Tennis: l'ultimo degli azzurri sconfìtto da Prinosil negli ottavi dopo aver sciupato 4 palle break Gaudenzi esce, addio Italia Roma perde anche Agassi e Kafelnikov Carlo Coscia inviato a ROMA Il bel sogno, perché di questo si trattava, un bel sogno, è finito ieri nella notte stellata di Roma. Dopo le vittorie gradite e per tanti versi sorprendenti nei primi due turni contro Johansson e Spadea, Andrea Gaudenzi ha concluso la sua corsa davanti al tedesco David Prinosil, compagno di doppio di Becker in Coppa Davis, numero 80 delle classifichi; mondiali, un giocatore entrato in tabellone dalle qualificazioni e capace, in questo primo esaltante scorcio di torneo, di .eliminare prima dell'azzurro avversari prestigiosi come il cileno Bios e tosti come l'australiano Stoltenberg. L'ultimo italiano in gara sui campi del Foro ha pagato forse la fatica, nervosa oltre che fisica, di un torneo iniziato senza speranze dopo la lunga assenza per l'operazione alla spalla e cinque eliminazioni al primo turno. Ha perso contro un avversario in ottime condizioni di forma, forse un po' nervoso tanto da usare un asciugamano per togliersi il sudore dopo ogni punto ma abile a attento a sfruttare i cali di tensione dell'azzurro. Gaudenzi ha avuto le sue belle possibilità nel primo set: sul 5 pari ha avuto sulla racchetta 4 palle break ma non è riuscito a sfruttare il momento favorevole lasciando via libera al tedesco di origine ceka. Per quel che riguarda il resto, il recupero della condizione di single dopo la separazione dalla moglie Brooke Shields, da lui considerato come il motivo principale della ritrovata forma fisica, non è evidentemente bastato ad Andre Agassi per mettere le briglia a un cavallone di razza come Pat Rafter, che senza esagerare ha forse giocato ieri il suo miglior incon¬ tro sul rosso, lui che è un virtuoso del serve and volley, razza in via di estinzione, ma capace di tenere lo scambio come il più ostinato e paziente dei ferraioli. «Ho giocato come un coglione, sono un coglioni;», ha detto il Kid di Las Vegas dopo la batosta usando un termine yiddish, ci hanno spiegato gli americani, che per la verità ha un significato ancora più realistico. Questo basta a chiarire due cose: lo stato d'animo dello sconfitto, cupo e ribollente, e l'andamento della partita, dominata in due set dall'australiano, che oltre ad essere secondo la rivista People Magazine uno dei 10 uomini più sexy del mondo è numero 4 nelle classifiche Atp e ha la possibilità, vincendo il torneo, di sedersi sul trono attualmente occupato dal Principe Kafelnikov. «Ho giocato malissimo nel primo set. malissimo nel secondo e malissimo nel tic break», ha agghindo Agassi tirando sulla sua prova una bella riga blu. Malgrado la netta sconfitta in due set, Kafelnikov, che alla vigilia considerava il match con Guga Kuerten di importanza vitale, evidentemente assai consapevole dell'insidia rappresentata dal fantasioso brasiliano, non si è invece dato un brutto voto in pagella. «Mi manca solo la condizione fisica, ma per Parigi sarò pronto: comunque spero si essere il primo numero 1 del Duemila e far festa con la famiglia a fine anno» ha detto il russo lamentando i due set point buttati nella prima partita. Guga, che non nasconde mai quello che pensa, ha invece detto che Kafelnikov è bravo, certo, però non è il migliore del mondo. Anche Carlos Moya è stato sincero. «Non sono ancora riuscito a capire il suo gioco», ha detto lo spagnolo dopo la la terza sconfitta su tre contro Franco Squillari, l'argentino di 22 anni entrato in tabellone come lucky loser e giustiziere di Meneschincheri e S angli inetti. Squillari è numero 47 al mondo e ha il passaporto italiano. Suo padre, Piero, è nato a Porretta Terme, sull'Appennino bolognese. Franco era raggiante: «Una grande vittoria: e adesso con mio fratello Pierre che mi fa da allenatore studieremo come battere il prossimo avversario». Ottavi di finale: Rat ter-Agassi 6- 1,7-6 (7-4); Squillari-Moya 6-3, 7- 5; Lapentti-Kiefer 3-6, 7-6 (73), 6-3; Mantilla-Meligeni 6-2, 63; Kuerten-Kafelnikov 7-5, 6-1; Corretja-Santoro 7-6 (7-1), 1-6,61 ; Prinosil-Gaudenzi 7-5,6-3. Kafelnikov, n" I al mondo, lascia sconsolato il campo dopo la sconfitta con Kuerten

Luoghi citati: Italia, Las Vegas, Parigi, Porretta Terme, Roma