Jennifer Lopez ricomincia dalla salsa di Fabio Galvano

Jennifer Lopez ricomincia dalla salsa Dallo schermo alla musica: pronto il primo ed del nuovo sex-symbol hollywoodiano Jennifer Lopez ricomincia dalla salsa «"On the 6" è dedicato al treno che prendevo dal Bronx» Fabio Galvano LONDRA ' Da Selena a sirena: Hollywood ormai stravede per lei e le apre tutte le porte. Compresa quella della sala di registrazione. Per cui eccola, la portoricana Jennifer Lopez, dopo il film che la lanciò nel 1996 (sulla vita della cantante r.e ut ma ine ricami) e quello successivo che ne avrebbe confermato il momento di grazia («Out of Sight», con George Clooney): questa volta come cantante. «Era il mio sogno originale», cinguetta lei attenta a non sorridere troppo per non sfasciare il trucco, abile nel suo epidermico costumino a non sfatare il neonato mito della sirena, appena votata «la donna più sexy del mondo» dalle lettrici di «FHM», che è notoriamente rivista per uomini. Ora la Sony la lancia con il suo primo Cd, che s'intitola «On The 6». Il 6 in questione era il numero del treno - ricorda Jennifer - «che ha punteggiato la mia esistenza, con cui dal Bronx andavo a Manhattan per i provini, per le lezioni di danza, per andare a ballare». Quasi scontato, quindi, che per il suo esordio musicale - un po' autobiografico, un po' giocato sull'attuale successo della musica latino-americana - la Lopez voglia risalire a quelle origini. Questo è, musicalmente, l'anno del pop latino. E lei si getta in quello che definisce «Latin Soni»: «Una miscela - azzarda fatta di rythm 'n blues, di suono latino e di musica pop». Si fa più seria, compatibilmente con le esigenze delle telecamere che la vogliono sirena e basta. «Webo, salsa, disco, rap, rythm 'n blues: la miscela delle cose che facevo crescendo. Ho sempre voluto portarle insieme, in un formato pop». Da «West Side Story» a «Funny Girl», con i dovuti riferimenti a Ricky Martin e a quella superstar latina che è Marc Anthony (insieme, nel disco, hanno fatto «No me ames», un adattamento di «Non amarmi» che Alessandro Baldi e Francesca Alotta hanno portato a Sanremo). Ne è orgogliosa; anche perchè il disco è stato prodotto da al cuni fra i nomi più celebri, compreso Emilio Estefan che passa oggi per il «padrino» della musica latina; e perchè a tre delle canzoni - le liriche sono per lei «importantissime» - ha collabo rato in prima persona: «Should've Never», «Too Late», «Feelin' So Good». Spiega che è stata l'esperienza di Selena a sospinger la sulla strada di questo Cd; mentre su uno schermo passa un video di «If You Had My Love» che esce anche in single e che risente non poco - con effetti in stile internet - dell'esigenza di mettere in evidenza curve e scollature. Schermo e microfono, una contraddizione? «Niente affatto, basta pensare a tutti i cantanti-attori, fin dagli Anni Quaranta, per arrivare a Barbra Streisand, a Cher, a Bette Midi or. E poi ballavo e cantavo già a cinque anni». Abbastanza da farle spe ' rare in un tour musicale, non appena onorati i suoi prossimi impegni cinematografici. «Vorrei anche scrivere per il cinema. Regista? Mai, è troppo faticoso». E raggiante ricompare il sor riso. Si alza sculettando, facendo svolazzare le meches bionde. Perchè il Cd sarà anche, come dice lei, «un punto d'arrivo». Ma il «talento» che Hollywood ammira è d'altro tipo. La portoricana Jennifer Lopez: una delle donne più attraenti del momento

Luoghi citati: Hollywood, Londra, Manhattan, Sanremo