Visco: «Soltanto fantasie i tagli all'lrpef nel '99» di Bruno Gianotti

Visco: «Soltanto fantasie i tagli all'lrpef nel '99» Il ministro al mattino smentisce l'ipotesi. Nel pomeriggio corregge: è tra le priorità Visco: «Soltanto fantasie i tagli all'lrpef nel '99» Bruno Gianotti RÒM/T Riduce o non riduce l'Irpof? Se lo chiedono in molti, guardando le dichiarazioni del ministro delle Finanze Vincenzo Visco: al mattino ha tagliato molte speranze sulla possibilità che l'aliquota del 27% scenda presto, come vorrebbe D'Alema, al 26% grazie al recupero di evasione fiscale. «Solo fantasie», ha detto ai giornalisti di Montecitorio, ed ha spiegato come e perchè il condizionale sia d'obbligo anche sull'andamento dell'economia e dei conti dello Stato. Cautela e scetticismo del ministro, insieme a un preciso richiamo alla ricetta-Ciampi (meno spese per tutta l'Europa), sono un mezzo fulmine a ciel sereno. Sull'Irpef dice: «C'è una pressione del sindacato, vedremo. Se per caso la lotta all'evasione desse risultati straordinari e se ci trovassimo tante risorse, tecnicamente sarebbe possibile una riduzione per il '99. Ma non siamo in grado di decidere nulla: non possiamo neanche quantificare le risorse per il Duemila». L'unico dato positivo, ricorda, è che le entrate stanno andando molto bene, come ha dichiarato appena lunedì il direttore del dipartimento Massimo Romano. Ma l'unica «notizia rilevante di questi giorni» è che Francia e Germania hanno chiesto rigore sui conti pubblici e« non è casuale la presa di posizione del ministro del Tesoro Carlo Azeglio Ciampi». Quindi si deve andare con i piedi di piombo anche nel prevedere che il pareggio di bilancio arriverà un anno più tardi, nel 2000 e che il tasso di crescita quest'anno scenderà dall'1,5% all'1,3%: «C'è una guerra in corso - dice Visco - In ogni caso una riduzione in quest'ordine non sarebbe rilevante». Il tono decisamente pessimista del ministro cambia penò nel giro di qualche ora. Nel pomeriggio va con la collega Livia Turco (Solidarietà sociale), a un con vegno del Forum per le famiglie e parla diversamente. Discorsi più sfumati lasciano intrawedere non solo che l'Irpof può scendere, ma che possono arrivare grosse novità sulle detrazioni per i familiari a carico. La prossima sarà la «finanziaria delle famiglie», attacca Livia Turco: dovrà contenere molte cose, specialmente «risorse significative e adeguate» per la legge quadro sulle politiche sociali, insieme con il cambiamento di registro per l'indennità-mamme e gli assegni fa¬ miliari, non più attinti dal costo del lavoro, ma dalla fiscalità generale. Un passaggio che comporta una svolta importante, perchè le due sovvenzioni diventano di «diritto universale», non percepiti soltanto dai lavoratori dipendenti. Vincenzo Visco ora è d'accordo. Il sociale è importante, quindi il governo ha fissato tre priorità: diminuzione dell'Irpef (quella che al mattino era fantasia), agevolazioni per i figli a carico, stesso livello di detrazione per coniuge e figli. Per sostenere le famiglie, rilanciare i consumi e dare un concreto aiuto alla ripresa dell'economia, però, non c'è soltanto la leva fiscale. Bi¬ sogna, concorda il ministro, agire su assistenza e previdenza, e poi sui servizi assicurati dagli enti locali, sulla politica della scuola, delle mense e della casa. Il paragone, che piace molto a Turco e Visco, è una tastiera, che va suonata insieme, in pieno ac cordo, per avere armonia e non stonature. Ma è anche una tastiera costosa: la melodia sociale gradita ai due ministri vale migliaia di miliardi di minori entrate fiscali. Un esempio? L'aumento delle detrazioni per ogni familiare a carico fino a fissare una quota uguale (e realistica) per ognuno può valere dai 6 ai 9 mila miliardi, a seconda delle scelte. La proposta è del Forum delle famiglie. Visco sarebbe anche d'accordo, ma come ministro delle Finanze non può impegnarsi più di tanto. Infatti premette che esiste «in ogni caso, il problema delle risorse disponibili: va sottolineato, a questo proposito, che le somme che potranno essere utilizzate dal recupero dell'evasione sono eventuali, desiderabili e possibili, ma non sicure». Ed ecco la vena di pessimismo che emerge anche nel pomeriggio: il governo interverrà nei limiti dei soldi che ci saranno. «Non vorrei spiega - che il recupero di gettito dalla lotta all'evasione fosse visto come una posta senza fondo nel bilancio». L'ipotesi del Forum sulle detrazioni è comunque allettante per tutti i capifamiglia: oggi la detrazione per il coniuge, va da 818 mila lire a 1 milione e 58 mila lire, a seconda del reddito. Per i tigli si possono detrarre 336 mila lire. Il Forum propone di arrivare a una deduzione di 4 milioni per figlio, in media annuale, e non più in misura decrescente a seconda del numero dei minori a carico. ll ministro delle Finanze Vincenzo Visco

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