Il fondo pensione c'è però lo sanno in pochi di Glauco Maggi

Il fondo pensione c'è però lo sanno in pochi TUTTOSOLDB Il fondo pensione c'è però lo sanno in pochi Glauco Maggi ANCHE se con eccessiva lentezza rispetto alle esigenze sia dei lavoratori, soprattutto giovani, sia del sistema economico-finanziario-previdenziale, i fondi pensione «si stanno concretizzando» proprio quest'anno. Venticinque fondi negoziali di categoria, costituiti come vuole la legge sulla base di accordi sindacali o associativi, sono stati finora autorizzati dalla Covip (Commissione di vigilanza del settore) a raccogliere iscrizioni: di questi, 4 sono già stati ammessi all'esercizio dell'attività (chimici, metalmeccanici, settore energia e quadri Fiat). L'iter del fondo pensione per i dipendenti del settore dell'artigianato è un passo indietro, in quanto è stato avviato con raccordo istitutivo siglato l'I 1 febbraio scorso dalle or- ?;anizzazioni nazionali (Conartigianato, Cna, Casa, Claai) e dai sindacati (Cgil, Cisl e Uil). Il 9 giugno vedrà la luce l'atto costitutivo del fondo, che si chiama Artifond e riguarderà 1.300.000 dipendenti del comparto. Una volta ottenuto l'ok dalla Covip (la previsione-speranza dei promotori è per l'autunno prossimo), Artifond potrà dare il via alie pre-adesioni con l'obiettivo di diventare operativo, cioè di raccogliere le contribuzioni e di far godere ai di- Eudenti i vantaggi fiscali reivi, già nel corso del 2000. Artifond sarà un fondo negoziale ad ambito definito: potranno cioè aderirvi solo i dipendenti delle associazioni artigiane firmatarie, che verseranno mensilmente ima percentuale del loro stipendio (non superiore al 2%). Una pari percentuale arriverà dàlia parte datoriale (le 4 organizzazioni interessate), e vi confluirà pure una quota di.Tfr (liquidazione). Ma Confaitigianato, Cna, Casa e Claai stanno anche lavorando per la costituzione di un secondo fondo pensione rivolto ai titolari o soci di im- Erese artigiane e ai loro collaoratori familiari o coadiuvanti (per una platea di 1.800.000 aziende): il 19 maggio verrà infatti depositatolo statuto del fondo, che si chiamerà Fondartigiani. Trattandosi di lavoratori I autonomi, i futuri iscritti do¬ vranno far conto ovviamente solo sul loro contributo (in percentuale sul reddito dell'anno precedente); in compenso, sarà più alto il beneficio fiscale, per il quale à preventivato un innalzamento a partire dal 2000 Soddisfatta la richiesta del giovane impiegato, non deve stupire più di tanto il fatto che egli non fosse ancora venuto, a conoscenza dell'esistenza del suo futuro fondo pensione. Un quarto del totale dei dipendenti non sa neppure che cosa sono. Il dato emerge dalla ricerca sui fondi pensione che Aifi, associazione fra le società di venture capital (interessate quindi alla loro attività quale strumento finanziario di lungo periodo nello sviluppo delle piccole e medie imprese), ha commissionato ad Abacus per monitorarne livello di notorietà e prospettive. Dall'indagine, compiuta nei mesi passati su un campione di 1706 lavoratori (71,3% dipendenti e 28,7% autonomi) e che viene presentata oggi a Milano, si ricava anche che regna un alto tasso di confusione tra coloro che affermano d'essere informati: in particolare, tra i fondi pensione veri e propri che stanno muovendo i primi passi, e altre soluzioni finanziarie a finalità previdenziali da tempo sul mercato. E se solo 60 intervistati su 100 dicono di pensare «molto o abbastanza spesso» alla pensione, alla successiva domanda sulle prospettive più . del 63% dei dipendenti e quasi il 72% degli autonomi si dichiarano però «molto o abbastanza preoccupati». Di riflesso, è saggiamente bassa la percentuale di chi spera solo nello Stato: meno del 20% tra gli autonomi e il 36% tra gli stipendiati. Positive, ai fini delle fortune della seconda pensione, le cifre sulle intenzioni: il 30% integrerà l'Inps e il 47% degli autonomi e il 35% dei dipendenti lo fanno già ora (con polizze e fondi). Se il potenziale di affermazione dei Fondi pensione è dunque rilevante, dalle opinioni degli intervistati si ricava anche che la più importante componente del successo sarà la professionalità nella gestione. Le banche (30,3%), le compagnie di assicurazioone (22,9%), e i Fondi comuni (14,4%), sono infatti indicati ai primi tre posti nella scala dei soggetti preferiti come gestori. Scarsissima, invece, è la fiducia nelle associazioni imprenditoriali e nei sindacati: saranno pure i promotori, ma facciano fare il lavoro di gestione a chi ne è titolato, chiaro messaggio. ge- «Sono un ventinovenne impiegato in un'associazione di categoria (Confartigianato, mi occupo di servizi e terziario) interessato ad aderire a uno del fondi pensione creati per i dipendenti. Perché non si stanno concretizzando come annunciato? Si applicheranno con il prossimo contratto? Chi devo consultare, datore di lavoro o sindacato?» , Corrado Travagllnl (Novara)

Luoghi citati: Milano, Novara