La star di Harvard voluta da Clinton

La star di Harvard voluta da Clinton La star di Harvard voluta da Clinton corrispondente da WASHINGTON Il Banchiere passa la mano al Professore. Robert Rubin era considerato il «mago» di Wall Street quando entrò a far parte della squadra di Bill Clinton. Larry Summers, invece, conosceva poco il mondo delle banche. Ma arrivò a Washington con la reputazione di essere uno dei giovani economisti più brillanti della sua generazione. Il 44enne neo-segretario al Tesoro ha l'economia nel sangue. I suoi genitori erano economisti alla University of Pennsylvania. Suo zio è Paul 'Samuelson, premio Nobel per l'economia e professore anziano al Massachusetts Instimi i ■ of Teclmology (Mit). Larry si rivelò presto un genio precoce nell'«attività familiare». A soli 28 anni divenne il più giovane cattedratico nella storia della facoltà di Economia di Harvard. Ma l'atmosfera rarefatta della più prestigiosa università americana non gli bastava. Nel sangue scoprì di avere anche la politica. E l'attrazione per Washington fu irresistibile. Venne a lavorare per Ronald Reagan negli Anni Ottanta. Poi tomo nella capitale nel 1991 come capo economista della Banca mondiale. Sei anni fa, non ancora quarantenne, entrò a far parte della squadra di Clinton. In contrasto a Rubin, un uomo dallo stilo garbato e dall'aspetto sempre impeccabile, Summers si fece notare per alcuni difetti assai tipici degli enfant prodigo: era geniale ma arrogante, abile ma polemico. «Larry Summers sta all'umiltà come Madonna sta alla castità», scrisse il Wall Street. Journal. E poi c'era il suo aspetto disordinato: vestiti stropicciati, scarpe slacciate, modi goffi Il neoseha soloLo zio èper l'ecPaul Sam gretario 44 anni il Nobel onomia muelson e disordinati. Ma negli ultimi sei anni, due come sottosegretario al Tesoro per gli affari internazionale e quattro come vice di Rubin, la statura di Summers è cresciuta, il suo stile è diventato molto meno aggressivo e nello «studiare» da segretario al Tesoro ha anche imparato a curare l'aspetto. «Osservare Rubin è stato molto istruttivo», commenta senza ironia. L'ammirazione di Summers per Rubin è pienamente ricambiata. E da almeno un anno il segretario al Tesoro uscente lasciava capire che Summers era il suo erede designato. «E' in grado di trattare alla pan con i migliori economisti del mondo», diceva di lui. «Ma è anche capace di gestire- gli aspetti pratici e politici delle decisioni economiche». In questi anni Summers è anche riuscito a guadagnarsi la piena di fiducia di Alan Greenspan, presidente delle Fed e artefice, assiemo a Rubin, del boom americano: «Larry Summers è un grandissimo pensatore. Ed ha anche una grande capacità di mettere a confronto la teoria economica e la realtà, per poi prendere decisioni basate sui fatti». Summers ebbe un ruolo di primo piano nel salvataggio finanziario del Messico nel 1995. Ma il suo prestigio internazionale aumentò soprattutto l'anno scorso, quando Clinton, su suggerimento di Rubin, lo incaricò di gestire il crack finanziario in Asia e, poi, la crisi brasiliana. Meno di un anno dopo il peggio sembra alle spalle. L'economia mondiale ha ripreso a respirare. E la sua nomina a segretario al Tesoro è anche una ricompensa per aver contribuito a spegnere l'incendio. la. d. r.] Il neosegretario ha solo 44 anni Lo zio è il Nobel per l'economia Paul Samuelson

Luoghi citati: Asia, Massachusetts, Messico, Pennsylvania, Washington