«Un'Albania per tutti gli albanesi»

«Un'Albania per tutti gli albanesi» «Un'Albania per tutti gli albanesi» Re Leka dall'esilio: chiedo solo la nostra terra intervista Vincenzo lessandoci Inviato a TIRANA ALL'ALTRA parto del mondo, dal Sudafrica, il pretendente ul trono Albanoso, Leka Zogu, G0 unni tondi, aspetta con trepidazione due coso: il passaporto, sequestratogli dui sudafricani noi febbraio scorso, quando fu formato per una storia di armi; soprattutto il dramma che coinvolge II Kosovo e la «sua» Albania. Nel '97 Leka era approdato a Tirano, venne battuto al referendum su monarchia e repubblica. E' inconsolabile, non ha dubbi, ripete, cho vi furono brogli. Quale, secondo lei, la soluzione possibile in questo conflitto? «Non esiste un modo facile per in divuarla, perché il tempo delle trattative é finito. Soltanto quando sarà concluso l'attacco della Nato sarà possibile trovarla, quella so- lozione, o dovrà ossero la baso su cui poggiare presente e futuro. Ciò, naturalmente, significa cho la Nato deve continuare la sua azione e cho bisogna dare al popolo kosovaro il diritto all'autogoverno». Perché la Serbia ha deciso la pulizia etnica? «Perché ò da sempre il suo sogno. E' sufficiente un occhiata ai libri scritti negli anni attorno alla Prima guerra mondiale, fra il 1910 e il '19, per rendersene conto: loro, i serbi, bau sempre desiderato allargare i territori. Per questo, quando si sono misurati con gli albanesi che han saputo difendersi e che non sono per niente amichevoli nei confronti degli aggressori, che non sono slavi, per tutto questo, dicevo, l'esercito serbo ho dato il via alla pulizia etnica e cacciato gli albanesi dalle loro terre per mettervi i propri coloni. Ma stavolta...». Stavolta, che cosa? «Spero proprio che la comunità internazionale impedirà una cosa del genere». D accordo che Milosevic sogna una Grande Serbia: ma anche lei, un giorno, proprio a Tirana, ha lanciato l'idea di un'Albania etnica, che poi vuol dire la Grande Albania. Dunque, qual e una ragionevole soluzione? «Occorre distinguere. Noi non abbiamo mai sognato una "Grande Albania". Ciò che vogliamo è soltanto un'Albania etnica e questa non è come la Grande Serbia, un'entità che si impossessa delle terre altrui per aumentare le proprie. L'Albania etnica è quella terra dove gli albanesi hanno vissuto e continuano a vivere dentro i confini della patria: non sono territori tanto estesi, né noi vogliamo prenderne ad altri. Semplicemente è la nostra terra, la terra del popolo albanese». Dove ha origine l'odio fra kosovari e albanesi e serbi? «E' una storia assai lunga, risale a quando sono arrivati nei Balcani gli slavi, che poi sono gli ultimi barbari. Sì, credo proprio che sia cominciato tutto da allora, tra albanesi e slavi. In ogni modo questo è un problema dei serbi e della voglia sciovinista che hanno di una Grande Serbia. Quanto a noi, semplicemente siamo stati costretti a difendere la nostra terra». Ritiene possibile che la Serbia resista alla Nato? «Esistono buone probabilità che lo faccia per lungo tempo. Almeno fin quando non arriveranno notizie chiare sull'intervento di terra». I serbi sconfinano e sparano sui soldati o sui villaggi albanesi: perché l'esercito di Tirana si fa sorprendere? «Perché purtroppo, oggi, non è nelle condizioni di dare una giusta risposta ai serbi. E questo, per ragioni che tutti conoscono, per quello che è accaduto negli ultimi anni, quando l'infrastruttura delle forze armate è stata distrutta. Spero che d'ora in poi il nostro esercito possa rinforzarsi... In altri termini, non ò una questione di coraggio, perché quello non manca: mancano l'organizzazione e l'allenamento. Ed è una questione politica e strategica nel contesto dei Balcani». Di fatto, l'Albania s'è consegnata albi Nato: è un bene o un male? «Essendo un alleato della Nato, dovrebbe essere un bene: ma lo sarebbe se fosse un alleato alla pari, in quel caso si rafforzerebbe l'indipendenza del nostro popolo; ma non lo è, so viene considerato un protettorato». Che cosa pensa dell'Uck? «Credo cho stia combattendo per il diritto degU albanesi del Kosovo e per la loro autodeterminazione». Se sedesse sul trono, come affronterebbe la crisi? «Si vedrà nel caso torni sul serio sul trono dell'Albania. In ogni modo, dipenderà dalla situazione, che muta ogni giorno». Ma lei progetta ancora un ritorno? «Naturalmente». Con quel passaporto su cui è scritto «Regno di Albania»? «Ho solo questo». «E' giusto che il mio Paese sia alleato della Nato, ma dovrebbe avere un rapporto alla pari non essere un protettorato» II pretendente al trono vive in Sud Africa: ha ancora un passaporto con la scritta «Regno d'Albania»

Persone citate: Leka, Leka Zogu, Milosevic