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Rugova si trasferisce a Bonn Rugova si trasferisce a Bonn In Germania già presenti 400.000 albanesi BONN Ibraliim Rugova, il co-fondatore della «Lega democratica del Kosovo» (Ldk), è in Germania dove si tratterrà per un periodo di tempo finora non precisato. La sua presenza nel Paese ò considerata un chiaro indico del desiderio di Bonn di svolgere una funziono sempre più attiva sul piano politico nella guerra del Kosovo. E' stato lo stosso Cancelliere Gerhard Schroedor ad invitare personalmente in Germania Rugova. Il trasferimento, indicano fonti tedesche, è stato preparato durante la visita compiuta a Bonn sabato scorso da Rugova, che si era incontrato con Schroeder e con l'emissano russo Viktor Cemomyrdin. Anche il presidente americano Bill Clinton, pochi giorni prima venuto a sua volta in visita in Germania, era stato informato dol progotto. Nel motivare il cambio di domicilio del leader moderato albanese, l'agenzia di notizie tedesca «Dna» scrive, citando non meglio precisati «ambienti diplomatici», che la permanenza a Roma aveva creato «determinati problemi» sia allo stosso Rugova sia al governo italiano. Inoltro si ricorda cho in Germania ò già presente una comunità di circa 400.000 albanesi e che ancho Bujar Bukoshi, capo di governo della «Repubblica Kosova», vive in Germania, da sei anni. Rugova intondo proseguirò la sua attività diplomatica dalle sponde dol Rono: nogli ambienti della «Ldk» si dice che egli si recherà la settimana prossima a Parigi e a Londra. La «Dpa» aggiunge che Rugova «ò, por gli Stati Uniti come por gli altri Paesi della Nato, l'unico esponente politico che possa assumere un ruolo dominante nel Kosovo dopo la fine della guerra». Rugova è accompagnato dai familiari o dai suoi più stretti consiglieri politici o vorrà alloggiato, almeno provvisoriamonte, nei prassi di Bonn in un luogo non precisato por motivi di sicurezza. L'idea, avanzata in un primo tempo, di sistemare il leader albaneso o i suoi accompagnatori nella residenza del Petersborg, ad una ventina di chilometri da Bonn, è stata poi abbandonata, come ha precisato il ministero dogli Esteri. [ANSAI