L'unità impossibile

L'unità impossibile L'unità impossibile Gli slavi furono già divisi nel V secolo a causa delle invasioni dei magiari, di lingua ugro-fìnnica ^^^^^^^ ^ELL'896, l'unità slava tra i territori conquistati con le grandi espansioni del V secolo fu spezzata a causa de)le invasioni magiaro o ungare, che portarono un popolo di lingua ugro-finnica (famiglia linguistica in cui, tra le altre lingue, annoveriamo il Làppone, l'Estone e il Finlandese) a stabilirsi in quella regione che da loro prese il nome di Ungheria. In tal modo, gli Iugoslavi (Slavi del sud), formati dalle nascenti nazioni slovena, serbocroata, macedone e bulgara (nome di cavalieri asiatici colà giunti, in un migliaio, durante l'epoca bizantina) furono definitivamente separati sia dagli Slavi occidentali (Sorabi settentrionali e meridionali, Cechi, Slovacchi e Lechitici, comprenden¬ ti Polacchi e Casciubi, suddivisi in Polabi e Slovinzi), sia da quelli orientali (Ucraini, Bielorussi, Russi). Nell'863, con la missione bizantina nel principato di Moravia, iniziò la cristianizzazione dei Balcani. Costantino (San Cirillo) e suo fratello, il monaco Metodio, utilizzarono per evangelizzare gli Slavi il cosiddetto antico slavo ecclesiastico o antico bulgaro, creando un alfabeto apposito, chiamato glagolitico, abbandonato, successivamente, in favore di un adattamento dell'alfabeto greco detto impropriamente cirillico. Questa lingua scritta, per molti versi ancora vicina a quello che doveva essere stato un ipotetico Slavo comune, era basata sul dialetto iugoslavo meridionale parlato nei dintorni di Salonicco, patria dei due fratelli, ma, in documenti posteriori, cominciò presto a presentare influenze dovute alle parlate slave proprie ai luoghi in cui veniva utilizzata. I Paesi Balcanici sotto la dominazione Austro-ungarica, come Slovenia e Croazia, abbracciarono la fede cattolica e utilizzarono per i propri scritti l'alfabeto latino. Altri, come la Serbia, la Romania e la Bulgaria si mantennero unite, con la Grecia e i Paesi slavi orientali, alla Chiesa ortodossa. Albania, Bosnia e Macedonia, a causa della lunga dominazione ottomana, abbracciarono la fede islamica. A cagione di queste vicende, i Balcani rappresentano una situazione geopolitica estremamente eterogenea, in cui non sono solo da tener presenti le differenze etniche e linguistiche. I Bosniaci (islamici), hanno cercato di differenziarsi linguisticamente dai Serbi (ortodossi) ricorrendo al maggior numero possibile d'imprestiti lessicali turchi, ignoti al di fuori della Bosnia. Eppure in Bosnia, in Croazia (cattolica) e in Serbia si parla la medesima lingua, e Cro.it o e Serbo si distinguono solo per i caratteri utilizzati nella scrittura. Latini, in un caso, cirillici, come perii Bulgaro e le lingue slave orientali, nell'altro. La stessa situazione si ebbe, pei un certo periodo, a proposito del Moldavo e degli altri dialetti rumeni, in un'area, oltretutto, a maggioranza ortodossa, [lu. q.)

Persone citate: Bulgaro, Latini, Moravia, Polacchi