LA CANZONE D'AUTORE TALVOLTA E' MEGLIO DELLA BUONA POESIA

LA CANZONE D'AUTORE TALVOLTA E' MEGLIO DELLA BUONA POESIA Roberto Vecchioni LA CANZONE D'AUTORE TALVOLTA E' MEGLIO DELLA BUONA POESIA SOGNI a piene mani per Roberto Vecchioni. Per lui. innamorato delia poesia, gran cultore di Rimbaud e di Prévert, fare cose straordinarie è anche cimentarsi con le parole dei testi, è inseguire emozioni in maniera nini ovvia. - Come riesce a riempirli di dubbi, affollarli di domande? «Scrivere canzoni non è come mettersi a tavolino per comporre una lirica. La poesia scritta si può permettere qualsiasi cosa, qualsiasi libertà: può non seguire alcuna cronologia oschen vi, oppure, viceversa, può essere iniprigion.ìta in utia gabbia metrica. Può perii no rifiutarsi di essere comunicativa-. - La canzone d'autore, invece? «E' un tipo di composizione molto diversa, ha regole più costruttive, dev'essere razionale, diretta e a volte anche esplicita, lo mi diverto motto, per esempio, con i travestimenti, oppure a volte canto e mi racconto specchiandomi in me stesso, ripercorrendo la mia autobiografia. Poi concepisco le mie canzoni come seguendo una trama, in cui non mancano i colpi di scena, la sorpresa pirandelliana che spiazza e che smaschera la verità, sempre badando a non deludere le attese del miei estimatori». - Ne «I poeti» lei parta di «vecchi signori / che mangiano le stelle / nei prati delie loro ville /...». Qualche complesso di inferiorità nei confronti dei «poeti laureati»? •Niente affatto, ormai mi pare un fatto assodato che la canzone d'autore è equiparabile alla buona poesia. Anzi a volte è addirittura superiore. Lo stesso fenomeno avviene in altri settori: non è detto che la musica sinfonica sia sempre meglio di quella leggera. E una filastrocca per bambini può essere più significativa e coinvolgente di una lirica altisonante. Solo alcuni scrittori, poi, sono riusciti a diventare cantautori, solo in pochi non hanno fallito: Franco Fortini o Prévert. Tanti altri poeti che ci hanno provato, compreso Salvatore Quasimodo, hanno tappato». - Qual è il suo pubblico ideale? Oggi a chi si rivolge? «Sono persone che non hanno più ventanni ma si comportano come se li avessero. Mi rivolgo a tutti quelli che non disprezzano le emozioni e che sono ancora capaci di appassionarsi». Roberto Vecchioni domenica alle ore 21 all'Auditorium per Parole e musica, poeti dei musicisti con Fabio Fazio, Branduardi, Coccolino, Consoli, Dlaco, Fabl. Gazze, Jannacci, Lauzi, Maugeri, Merini, Pedrini. Pezzi.