NON DISPERIAMO: PER LA PRIMA VOLTA UNA GUERRA IN DIFESA DEI DIRITTI CIVILI di Enzo BettizaPaolo Mieli

NON DISPERIAMO: PER LA PRIMA VOLTA UNA GUERRA IN DIFESA DEI DIRITTI CIVILI Enzo Beliiza NON DISPERIAMO: PER LA PRIMA VOLTA UNA GUERRA IN DIFESA DEI DIRITTI CIVILI LA passione dei diritti sembra tragicamente spegnersi, in questo momento. E* cosi? Bettiza disegna un quadro motto netto, ma non disperato. «Due opposte indicazioni: i diritti dell'uomo macroscopicamente calpestati, Bosnia, Caucaso e soprattutto le ultimo vicende, negati i diritti non solo dei kosovarì, anche degli albanesi. Ma, al tempo stesso con l'azione bellica della Nato in difesa de) profughi, la constatazione che H problema dei diritti dell'uomo non è più così astratto: per la prima volta una guerra non causata da interessi precisi. Questa volta non c'è il petrolio del Medio oriente. Nessuno vuol distruggere la Serbia in quanto tale né punire il popolo serbo. Una guerra nata, con tutte le sue storture strategiche e tecniche, in difesa dei diritti civili e umani di una popolazione, anzi di una nazione di due milioni di persone. Il secolo si chiude all'insegna del disprezzo del diritto umano, ma al tempo stesso con un'azione annata in difesa di questo diritto. Quindi c'è da sperare che, una volta debakanizzati i Balcani, questo tumore nel cuore dell'Europa guarisca e guarito consenta a tutta l'Europa di conoscere un rinascimento pieno dei dritti umani, come non vengono riconosciuti altrove». - Questo è il problema bollente. Ma le «aggressioni» sembrano arrivare a 360gradi. «Lo scoppio degli integralismi in tutto il mondo, oggi la cristianità ortodossa è in una fase di convulsione nazionalistica in Russia, in Serbia, in parte In Grecia, e l'Islam è in convulsione un po' dovunque. Gravi minacce alla liberta del mondo civile». - Le minacce talvolta sono invisibili. , «L'ultima copertina dell'fc'conomist è dedicata alla fine della privacy: vi si vede un "chip" che fa da pupilla a un occhio che ti guarda, con lo sviluppo tecnologico si svilupperà del pari uno spkmaggio tecnologico privatissimo. Insomma ci sono criminose violazioni dei diritti nel mondo, si va dal "chip" tecnologico allo sgozzamento del bambino algerino. E poi le pulizie etniche in un'epoca che pensava di aver (atto defintivamente, dopo Auschwitz, i conti con il razzismo. Invece no». - Il pessimismo allora sarebbe di rigore. «No, sono pessimisticamente ottimista». Un buon ossimoro. A La passione dei diritti è dedicato il convegno a cura de La Stampa. Sabato IS maggio, ore 15,30. Auditorium. Coordina Gianni Riotta. Intervengono Enzo Bettiza. Laura Balbo, Gad Lerner, Paolo Mieli.

Persone citate: Bettiza, Enzo Beliiza, Gad Lerner, Gianni Riotta, Laura Balbo

Luoghi citati: Bosnia, Caucaso, Europa, Grecia, Russia, Serbia