COME PUÒ LA SCUOLA IGNORARE GALILEO E I MASSIMI SISTEMI?

COME PUÒ LA SCUOLA IGNORARE GALILEO E I MASSIMI SISTEMI? Tullio Regge COME PUÒ LA SCUOLA IGNORARE GALILEO E I MASSIMI SISTEMI? L'AVVENTURA della scienza appassiona ormai sempre di più anche gli italiani (mentre nelle aule universitarie continua lo scontro filosofia-scienza). - Professor Regge, vuol dire che siamo guariti dal nostro atavico malinteso umanesimo? «Questo nostro umanesimo lo chiamo umanesimo dimezzato. Direi che lo stiamo curando, con fatica. Ma la colpa non è del cittadino è del sistema. Di una scuola che se con la poesia oggi arriva a Montale, con la matematica si ferma al 700, una matematica piagata dalla riforma Gentile. Una scuola che ti fa leggere un poeta come Marino e ignora il Dialogo sui massimi sistemi di Galileo, il pezzo più importante di letteratura Italiana del suo secolo: dovrebbero pensarci gli italianisti». - In che posizione siamo rispetto ai resto del mondo? •Di fanalino di coda, nella globalizzazione della cultura anche scientifica. Con un complesso di inferiotà rispetto alla scienza che nasce dalla paura. L'uomo ha paura del divenire. Prima di tutto è necessario spogliarsi di certi pregiudizi». - Ma come fare? «Lasciarsi prendere per mano, ritornare bambini. Ho un nipotino di 7 mesi che è uno scienziato nato, gioca con tutto, in uno stato perenne di gioco. Come ha fatto per tutta la sua vita, l'ho seguito durante i miei 15 anni a Princeton, quel genio matto di John Nash (verrà alla Fiera di Torino, ndr), premio Nobel e autore di una funambolica teoria dei giochi. Ma lasciarsi prendere per mano vuol dire anche trovare questa mano: in realtà la divulgazione non è facile, a me è servita molto l'esperienza americana che mi ha liberato dagli italici estetismi». - L'avventura è nemica dei fronzoli. Ma quale avventura, da consigliare, subito? «Trovarsi I' 11 agosto a Nantes per assistere, possibilmente con gli astrofili, all'eclissi totale di sole. Uno spettacolo naturale meraviglioso. Un'occasione per cominciare a curare il nostro mal di scienza: Tullio Regge giovedì alle 18 nella Sala 500 per La scienza come avventura. Coordina: Piero Bianucci. Intervengono: Edoardo Boncinelli, Giorgio Celli. Tijs Goldschmidt. Giuseppe O. Longo, e Piergiorgio Odifreddl

Persone citate: Edoardo Boncinelli, Giorgio Celli, Giuseppe O. Longo, John Nash, Montale, Piergiorgio Odifreddl, Piero Bianucci, Tijs Goldschmidt, Tullio Regge

Luoghi citati: Torino