LA POESIA HA ESAURITO IL SUO SLANCIO: RIFUGIAMOCI IN GOZZANO E MONTALE

LA POESIA HA ESAURITO IL SUO SLANCIO: RIFUGIAMOCI IN GOZZANO E MONTALE Edoardo Sanguineti LA POESIA HA ESAURITO IL SUO SLANCIO: RIFUGIAMOCI IN GOZZANO E MONTALE UN bilancio per la poesia di questo fin de siede. Qual è la diffusione e la presenza della lirica oggi? «I giornali la guardano con freddezza, la radio le dedica un po' di spazio, la tv la ignora. Però, nonostante le apparenze, la poesia non è completamente trascurata. Un prezioso alleato nel mondo della comunicazione ce l'ha, ed è la scuola», osserva il poeta e saggista Edoardo Sanguineti, di «Laborintus» e «Capriccio italiano». «L'insegnamento svolge il ruolo di angelo custode della lirica. I libri di testo sono ricchi di versi di tutte le epoche. E la scuola ha colmato tutti I ritardi: oggi le antologie, per esempio, non si fermano alle opere dei secoli trascorsi, ma arrivano anche a ridosso del nostri giorni. Adesso la poesia ha preso il posto di filastrocche e canti popolari, ed è insegnata persino ai più piccoli, come gioco, per stimolare l'immaginazione e abituare al corretto uso della lingua». - Si spalancano nuovi orizzonti per i poeti? «Di questo non sarei cosi certo. La poesia infatti va benissimo se ci mettiamo nell'ottica dei produttori. Sono Unti, tantissimi. Ed esiste una miriade di piccole e medie case editrici che sfornano testi a tutto spiano. Che sono, indubbiamente, ricchi di fascino, stimolanti solo per gii autori ma non per i lettori. Molto di frequente, infatti, si tratta di sfoghi emotivi, per lo più di giovani». - El'altra, la lirica più qualificata? «Ahimè, si trova in una fase povera di innovazioni, dove non esiste alcun tipo di ricerca. Abbiamo avuto una forte concentrazione poetica di grande livello a partire dai primi due decenni del secolo e fra alti e bassi si è arrivati con una buona produzione fino agli Anni Cinquanta-Sessanta. E poi questo slancio si è arrestato. Rifugiamoci in autori come Gianpietro Gian, Pietro Lucini, Guido Gozzano, Corrado Govoni, Sergio Corazzinl, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti e cosi via. E speriamo nel Duemila...». Sanguineti riflette sulla poesia. Di poesia si parlerà sabato, ore 19.30. Sala Autori B. Presentazione della collana Bompiani InVersi. Con Morgan, Nove, Lo Russo, Ottonieri. Ragagnin.