SI DIVENTA LETTORI NON VIVENDO LA BIBLIOTECA COME UNA RELIQUIA

SI DIVENTA LETTORI NON VIVENDO LA BIBLIOTECA COME UNA RELIQUIA Lidia Ravera SI DIVENTA LETTORI NON VIVENDO LA BIBLIOTECA COME UNA RELIQUIA BRUTTI, sporchi, maltrattati, vessati in tutte le maniere: se ci sì affaccia in casa Ravera, i volumi della libreria si presentano cosi. «Chi ama I libri li sporca e la mia libreria è una specie di cimitero», afferma lapidaria la scrittrice Lidia. Ma in questa dichiarazione non c'è un sommo disprezzo per la cultura, bensì l'esatto contrario. «La biblioteca di casa deve essere piena di buchi neri, di vuoti. Per me vale la regola: più I libri mi coinvolgono e più volentieri II presto agli amici. Ma I libri, soprattutto quelli belli, raramente tornano indietro. Cosi le opere predilette negli scaffali non ci sono mai». - Ma come si può fare innamorare I più giovani della lettura? «In tanti modi. Prima di tutto evitando di comunicar loro quello che lo definisco lo stato d'animo normativo, di chi pensa che i libri siano un dovere o di chi vede nella cultura una sorta di titolo nobiliare. In secondo luogo stando bene attenti a non trattare i volumi come un oggetto di culto: belli da vedere ma guai a toccarli! Diffidare, dunque, di alcune categorie, come gli idolatri, I collezionisti, I bibliofili. Seguendo queste regole a casa mia I ragazzi sono diventati degli entusiasti lettori». -Cosa suggerisce, tanto per cominciare... «La bilioteca di casa registra le passioni di tutta la famiglia, da quelle del miei figli a quelle dei consorte. Innanzitutto viene la triade delle grandi signore della letteratura, Katherine Mansfield, Virginia Woolf, Ftannery O'Connor. E poi Grace Paley, Dorothy Parker, Jerome David Salinger, Francis Scott Fitzgerald, William Faulkner, John Dos Passo*, julio Cortàzar. Marcel Proust, James Joyce, Louis-Ferdinand Celine, Beppe Fenoglio. Cario Emilio Gadda, Giorgio Manganelli, Elsa Morante, Lalla Romano...». L'elenco può non finire mai se, come fa la Ravera, con i tomi si ingaggia un corpo a corpo, con la pagina massacrata e torturata a morttì da pennarello o penna biro. Il piacere della lettura affonda le radici nell'infanzia. L'invito è Cominciare dal bambino: il libro in famiglia, come si intitola il convegno del 12 maggio, ore 16.30. Sala 500. A cura della Fiera delubro. Intervengono, con Lidia Ravera, Tilde Giani Gallino, Anna Oliverio Ferraris, Silvia Vegetti Finzi, Donatella Ziiiotto.