fendi per la danna di Baires di Antonella Amapane

fendi per la danna di Baires Inaugurata la prima grande fiera argentina voluta dall'Ice fendi per la danna di Baires J7 made in Italy conquista i Menem Antonella Amapane inviata a BUENOS AIRES E' divorziata, ha l'amante, fa la manager, stravede per il made in Italy, può comprare quel che vuole. E' questo l'identikit della nuova ricconn argentina che emerge dal sondaggio presentato nei giorni scorsi dalle donne in carriera di Buenos Aires, circa un milione di lady emancipate dai 30 ai 50 anni. Compatte nel combattere il mach.i smo di un Paese super maschilista con l'indipendenza economica. A solleticare la vanità delle consumatrici, fameliche di prodotti di lusso mediterraneo, sbarca nel momento giusto il sistema Italia con la prima grande fiera «Argentina & Italia-Paises en Movimento». Kermesse - con 400 espositori e un investimento di 8 miliardi voluta dall'Ice e dal ministro per il commercio estero Piero Fassino. Ambasciatrice dell'evento la stili- sta Carla Fendi che, l'altra sera, ha sfilato ed è stata ricevuta nel pomeriggio - unico imprenditore e per di più donna - da Menem: «Sono onorato di incontrarla, mia figlia Zu lem ita vi adora», ha detto il presidente abbracciandola. E Zulemita ha fatto subito sapere che giovedì non mancherà al défilé della linea giovane Fondissimo, nella discoteca Buenos Aires News. Le Fendi qui vogliono investire aprendo nuovi punti vendita che si aggiungeranno a quello di Calle Posadas, la Montenapo della capitale, già in fase di ampliamen¬ to dopo 6 mesi dall'apertura. Fioccano gli applausi nel neo rinascimentale' teatro Colon, dove 700 persone si accalcano per vedere gli zibellini reversibili da 350 milioni, racchiusi in borsette di rete. Mantelli rosa di cincillà maculato, braghetta di visone azzurro depilato, scarpe di volpe da selvaggia chic. La cavernicola miliardaria delle Fendi, interpretata da 50 stangone argentine, accende il desiderio delle signore in sala con l'aria eternamente giovane, conquistata a colpi di bisturi, la silhouette scolpita da ore e ore di palestra rincorrendo un modello femminile che spazia da Sofia Loren a Susanna Imene/., presentatrice della tivù al top dell'audience grazie agli show copiati da Raffaella Carrà. Giovani, belle, scattanti - ad eccezione della donna più ricca dell'Argentina, l'ottuagenaria Amatila Fortabat, regina del calcestruzzo - sui fisici delle signore della Pampas, asciugati dalla dieta mediterranea brillano chili di paillettes, ricami e intarsi; opulente decorazioni per abiti di taglio classico, firmatissimi, comprati a Miami e New York, ma anche in Europa. Ai piedi scarpe rigorosamente made in Italy, «Piccoli gioielli resi ulteriormente preziosi da un dazio proibitivo del 35 per cento che limita l'importazione a 100 mila paia l'anno, proteggendo la fiorente industria di pelletteria locale che da nei cerca di rubare il knowhow», spiegano all'Associazione Nazionale Calzaturieri - a cui fanno capo 1000 aziende italiane presente in fiera accanto agli stand Fiat, Ferrari e Cipriani. Il business deve essere ancora oliato ma le premesse non mancano. Anche perché su una popolazione di 35 mila abitanti, la metà sono di origine italiana e tifano per il sindaco Juan De La Rua, fan sfegatato di D'Alema. De La Rua - indicato co¬ me il successore di Menem - ha promesso di ridurre le tasso d'importazione dal 35 al 18 per cento e ha firmato un accordo con Rutelli: «Il gemellaggio prevede la costruzione di una grande scuola di moda, condotta da italiani, per allevare nuovi talenti e trasformare Buenos Aires nel polo dell'abbigliamento dell'America Latina. A Roma, in luglio, verranno poi a sfilare due dei migliori stilisti argentini, ma gli scambi continueranno con stage e corsi nei due Paesi», raccontano Mauro Miccio e Raimondo Astarila, ai vertici dell'Agenzia Per la Moda (presieduta da Sofia Loren) clic qui, oggi presenta il défilé di Gattinoni. Show concluso dal chilometrico abito «vivo» • realizzato con un particolare tessuto strctch messo a punto dai chimici della Fiat - che imprigiona 8 ballerini di tango nello strascico, pronti a liberare la colomba della Pace durante il gran finale prò Kosovo. Caria Fendi, aprirà nuovi punti vendita che si aggiungeranno a quello di Calle Posadas, la Montenapoleone di Buenos Aires