Infortunio mortale nel cantiere

Infortunio mortale nel cantiere Bressanone: alla guida del mezzo c'era il figlio di una delle vittime dell'incidente Infortunio mortale nel cantiere Cede il carico della gru: uccisi due operai Elisabetta Boninsegna BOLZANO ■ ■ Dramma in un cantiorc edile di Bressanone. Duo operai, un altoatesino e un siciliano, sono morti schiacciati da alarne pesanti putrelle di acciaio sfilatesi dal cavo con cui erano state agganciate a una gru. A rendere ancora più tragico l'infortunio il fatto clie alla conduzione della macchino sollevatrice ci fosse proprio il figlio di uno dei due operai travolti. I/O vittime sono Holmuth Hofer, 32 anni, della Valle Aurina, capocantiere della Hobag - una tra lo più grandi imprese edili dell'Alto Adige, cho aveva avuto in appalto i lavori di ristrutturazione dell'albergo Gasser dove è avvenuto l'incidente - o Giuseppe Picceri di Gela, 49 anni, caposquadra della ditta «Cogefo» n cui erano state subbappaltate ulcuno opere. Erano le nove di mattina quando Helmuth Hofer ha iniziato a caricare le putrelle sulla gru, legandole ben strette con un cavo. Un lavoro che faceva da anni, a perfezione, ricordano i colleghi. Ma ieri qualcosa non e andato corno doveva. Forse por fretta o disattenzione non ha bloccato il gancio alla macchina e, quando il braccio della gru si è sollevato, le putrelle si sono slegate cadendo dall'altezza di quindici metri, travolgendo i due uomini. I testimoni raccontano di aver visto uno dei due operai buttarsi sull'altro per cercare di salvarlo. Ma tutto è stato inutile. In poco meno di un secondo un carico di otto quintali si è schiantato sul terreno. I due operai sono morti sul colpo, da¬ vanti agli occhi sbigottiti dei colleghi. Sotto shock il figlio di Picceri che, in quel momento, per una macabra fatalità, ai trovava ai comandi della gru da cui si è sganciato il carico mortale. Allo sconcerto e al dolore sono seguiti i soliti interrogativi. Interrogativi che ripropongono ogni volta il tema della sicurezza nei cantieri, l'organizzazione del lavoro, gli eccessivi ritmi di lavoro e l'irregolarità dei subappalti. Per ora sotto accusa è la fretta. Pare che già alcuni giorni fa i vigili urbani fossero intervenuti su segnalazione di alcuni cittadini perché nel cantiere si lavorasse con un ritmo esagerato. Iniziavano alle sette di 'mattina per finire alle otto di sera, con un'unica pausa di un'ora. Per adesso gli inquirenti hanno aperto un'inchiesta e posto il cantiere sotto sequestro. A loro spetterà far luce sulla dinamica dell'incidente e individuare gli eventuali responsabili. Ma le indagini - sostengono al sindacato unitario degli edili - non cambieranno di certo le cose: «Il problema della sicurezza ò radicato, non può essere risolto con le parole, ma con la prevenzione e con severi controlli nei cantieri». Il cantiere dell'albergo di Bressanone dove è avvenuto l'incidente mortale

Persone citate: Elisabetta Boninsegna, Giuseppe Picceri, Helmuth Hofer, Hofer

Luoghi citati: Bolzano, Bressanone, Valle Aurina