Le indagini

Le indagini Le indagini 7/ mistero del giubbotto Inviato a CALTANISSETTA E' cominciata la sfilata dei testimoni, alla procura di Caltanissetta, nel tentativo di dare un nome e un volto all'assassino del sindaco Michole Abbate. E un movente per quell'unica coltellata che l'ha ucciso sulla porta del suo studio medico, venerdì pomeriggio. Ieri mattina sono stati interrogati la moglie e i figli di Abbate, ieri pomeriggio due dei suoi più stretti collaboratori: il vicesindaco Giuseppe Iacono e l'assessore all'Urbanistica Claudio Torrisi. I due amministratori hanno raccontato ai magistrati i 16 mesi della «primavera di Caltanisetta» sotto la guida di Abbate, illustrato i condizionamenti e le pressioni subite nell'opera di rinnovamento avviata dalla nuova Giunta, spiegato quegli episodi rivelati ad alcuni giornalisti prima delti convocazione in procura. Questo significa che le indagini hanno imboccato la pista «politico-mafiosa», alternativa a quella del gesto isolato di un balordo? Nessuno lo dice chiaramente, ma è chiaro che a quattro giorni dal delitto, in mancanza di risultati investigativi di rilievo, non si esclude più nulla. L'ipotesi del delitto «eccellente» camuffato non viene considerata una semplice fantasia, ma un'idea da approfondire, e in questa direzione si va alla ricerca di possibili moventi. Da Roma il responsabile Giustizia dei Ds (partito al quale Abbate s'era iscritto a febbraio), Carlo Leoni, dice che «la tesi del gesto di uno squilibrato appare poco credibile, è necessario che gli inquirenti indaghino più a fondo, in tutte le direzioni». Ieri la polizia ha effettuato un nuovo sopralluogo in via Consultore Benintendi, dove Abbate è stato ucciso, e le testimonianze vengono passate nuovamente al vaglio. Il primo mistero resta quellodel giubbotto abbandonato dall'assassino. Un capo d'abbigliamento raro e vistosissimo, con figura femminile e scritta in inglese stampata dietro: quasi un segnale per richiamare l'attenzione. Nonostante questo, però, nessun testimone è stato in grado di descrivere esattamente chi l'indossava, tranne una signora che ha riferito di un volto giovanile, forse troppo per un killer professionista. Inoltre, voci raccolte in città riferiscono che quel giubbotto circolava da tempo tra i tossici di Caltanissetta, e gli accertamenti continuano anche in quella direzione. Iglò, bia.)

Persone citate: Abbate, Carlo Leoni, Claudio Torrisi, Giuseppe Iacono, Michole Abbate

Luoghi citati: Caltanissetta, Roma