Orient House No dei giudici lla chiusura

Orient House No dei giudici lla chiusura Rinvio al dopo-voto Orient House No dei giudici lla chiusura GERUSALEMME L'ordine di chiusura della Orient House, sede ufficiosa dell'Olp a Gerusalemme Est, è stato sospeso fin dopo le elezioni israeliane di lunedì prossimo. Lo ha deciso la Corte Suprema dello Stato ebraico, su ricorso di un gruppo di pacifisti israeliani, disinnescando così una vera e propria «bomba» che rischiava di provocare gravi violenze alla vigilia del voto del 17 maggio. Palestinesi e avversari politici israeliani avevano accusato il primo ministro Benyamin Netanyahu di aver deciso la chiusura al solo scopo di guadagnare voti. Ed è proprio con questa motivazione che una decina di pacifisti israeliani aveva presentato ieri mattina ricorso contro la chiusura alla Corte Suprema. Il giudice Dali'ia Dorner ha deciso di sospendere l'ordine fino al 18 maggio, dando sette giorni di tempo al ministro dell'Interno Avigdor Kalahani e ai rappresentanti palestinesi per spiegare perché non erano giunti ad un accordo. E' «una vittoria degli amanti della pace in Europa, America, Palestina, Israele e ovunque nel mondo» ha dichiarato il responsabile della Orient House Feisal Husseini, parlando con i giornalisti dopo aver ricevuto i constili generali di vari Paesi europei. Poi ha espresso la speranza che l'ordine di chiusura venga annullato o per lo meno sospeso fino al secondo turno elettorale del primo giugno. Dopo la conferenza stampa i palestinesi hanno lanciato fuochi d'artifìcio e intonato canti patriottici. La decisione della Corte ha capovolto la situazione in una giornata che si annunciava molto tesa in vista dell'ultimatum lanciato da Israele per la chiusura della Orient House entro le 16 (ora locale) di ieri. [AdnKronos)

Persone citate: Avigdor Kalahani, Benyamin Netanyahu, Feisal Husseini

Luoghi citati: America, Europa, Gerusalemme, Gerusalemme Est, Israele, Palestina