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Maquillage (con sconto) in Contrada di Po Parte l'operazione restauro dei due chilometri di facciate su piazza Castello, via Po e piazza Vittorio Maquillage (con sconto) in Contrada di Po E il Comune aiuta iproprietari Alessandro Mondo Pensate a piazza Castello, via Po e piazza Vittorio restaurate, ritinteggiate, ben illuminate, animate da nuovi chioschi e vetrine: oltre due chilometri di facciate - dal barocco al neoclassico -, 70 condomini, tre edifici pubblici (Rettorato dell'Università, Accademia di Medicina, Palazzo degli stemmi), centinaia di negozi, circa 1500 persone direttamente coinvolte. Il solito valzer delle buone intenzioni e delle promesse a costo zero? Per una volta no. Quella stagione ormai è superata. Come ò stata superata quella dei progetti. Gli stessi che proprio in questi giorni, corredati dalle spese e da tutti i dati necessari, stanno passando al vaglio delle assembleee condominiali per diventare esecutivi. Obiettivo: avviare e portare a termine entro dicembre la prima fase del piano di riqualificazione urbana lanciato dal «Comitato Contrada di Po» per restituire decoro e armonia al cosiddetto «Asse storico», cioè quel guazzabuglio di edifici oggi di colori diversi e in diverso stato di conservazione. «Restauro conservativo coordinato e contemporaneo di tutte le facciate delle case, dei sottoportici e di parte delle pavimentazioni di via Po, piazza Vittorio e piazza Castello», si legge al punto uno del pieghevole distribuito a residenti e commercianti. Un primo passo, al quale seguiranno: sistemazione dell'illuminazione pubblica di via Po e piazza Vittorio da parte dell'Aera (con consulenza di esperti intemazionali), progettazione e restauro degli arredi esterni delle botteghe storiche, riqualificazione degli interponici di piazza Castello fra via Roma e via Po, sistemazione di piazza Vittorio e Murazzi. Operazione ambiziosa, che individua i suoi punti di forza nel coinvolgimento più ampio possibile di proprietari, amministratori e commercianti, integrato da una serie di agevolazioni fiscali e contributi straordinari da parte del Comune. Il primo punto - restauro e tinteggiatura delle facciate - è già in fase di discussione. «Una volta approvati, i progetti di fattibilità definiti dai sei gruppi di progettazione incaricati con bando pubblico diventeranno esecutivi - spiega Fiorenzo Alfieri, assessore al Commercio -. Ogni condominio potrà appaltare i lavori: a giugno partiranno i cantieri». Discorso a parte per gli interventi di ri tinteggi a tura, da coordinare sulla base del «Piano del colore» indicato dalla Soprintendenza. Suggestivi i nomi delle tonalità prescelte, oggi visibili su alcune facciate campione: «acqua di calcina forte» per le volte dei portici, «latte di calce forte» per gli sfondati, «molassa chiaro» per i rilievi delle facciate. Verde per infissi e persiane, inferriate e ringhiere tenderanno al nero. Importante ò l'adesione al piano da parte dei proprietari. «Speriamo che tutti i progetti vengano approvati - si augura Alfieri -, altrimenti il risultato complessivo sarebbe compromesso da una serie di "bu- chi" qua e là...». Nessuno lo dice esplicitamente, ma in casi di deterioramento avanzato il Comune si riserva di superare eventuali resistenze operando di sua iniziativa, salvo inviare fattura ai proprietari inadempienti. «Il fatto è che molti hanno provveduto al restàuro qualche anno fa e ora si sentono penalizzati, altri non vogliono agire - spiega Armando Muratori, presidente del «Comitato per l'Asse Storico» (che raggruppa commercianti e residenti) -. In generale, però, l'interesse è buono. Sono fiducioso». A proposito di riqualificazione, c'è anche chi domanda perché non si è data la priorità ad un parcheggio sotterraneo che liberi piazza Vittorio dalla abituale sfilata di lamiere. Ma questa è un'altra storia. Buona parta dei portici di piazza Vittorio è già nata sottoposta ad un radicale maquillage che ha permesso di valorizzare numerosi edifici Adesso riparte il progetto di riqualificazione del cosiddetto «Asse storico»