Antonio Rezza dai piedi all'ego Il Monsignore congeda il Limbo

Antonio Rezza dai piedi all'ego Il Monsignore congeda il Limbo RADIO & RADRO Antonio Rezza dai piedi all'ego Il Monsignore congeda il Limbo ANTONIO Rezza è il personaggio più eversivo venuto alla ribalta negli ultimi anni. Chi l'ha visto agire sul palcoscenico sa che il fascino dei suoi spettacoli deve un 50% alla parte visiva, ai quadri di scena costruiti da Flavia M astraila, la sua fedele collaboratrice. Perciò farlo esibire in diretta alla radio era una scommessa arrischiata ma Radio3Rai ama le sfide. Diciamo subito che l'ha vinta, alla grande. Anche se Antonio Rezza non ha proposto un suo spettacolo ma ha costruito una scaletta apposita intervallando gli interventi con domande del pubblico presente in studio, intitolando il tutto Dai piedi all'eoo. Deformando le sue varie voci da vecchio sdentato, con il suo improbabile accento umbro marchigiano, Rezza snocciolava le sue filastroche («Amici zero; genitori due, genitori batte cimici 2 a zero; , quando non ci saranno più i genitori porterò a casa un pareggio»), leggeva brani dai suoi due romanzi, per la prima volta alla radio proiettava i suoi corti. Tra questi ultimi La Beala mancata: «Il raggio di luce m'ha strusciato, min m'ha beccato tutta e così min sono I beata». Il quarto d'ora che ha preI ceduto lo spettacolo vero e proprio Bruno Gambarotta è stato utilizzato per scambiarsi lepidezze e giochi di parole fra il Michele (Mannucci) che stava nello studio di sopra e l'altro Michele (Dall'Ongaro) che stava nello Studio B. Qust'ultimo, nel lodevole intento di chiarire le idee agli ascoltatori, ha intervistato Enrico Ghezzi; era nell'ordine delle cose che il furore destrutturante di Rezza incontrasse il favore del guru della televisione neo dada, ma Ghezzi ò prigioniero del suo personaggio e, al confronto delle sue dichiarazioni, gli oracoli del mago di Acerra sono un modello di cristallina chiarezza («C'è molto fuoriorarismo in Rezza che è uno dei pochi che riesce a vivere in sincrono»). Mi domando cosa sarebbe successo se quel quarto d'ora l'avessero dedicato a una onesta, banale, elementare scheda per spiegare chi è Antonio Rezza a chi ancora non lo conosce. I due Michele sarebbero incorsi nella scomunica? A proposito di scomunica, da tempo ero tormentato da un dubbio: che fine ha fatto il Limbo? Perché non ne parla più nessuno? Puntuale è venuta a soccor¬ rermi Radio Maria; dal commento a un'intervista fatta dall'Avvenire a monsignor Maggiolini ho scoperto che il Limbo non esiste più, è stato cancellato. I bambini morti senza battesimo andranno in Paradiso secondo modalità che Dio non ci ha comunicato. Dice il monsignore: «Meglio non essere troppo curiosi». Sarebbe bello non essere pungolati dalla curiosità, vivere in stato catatonico, ma come si fa, con queste radio che ti rovesciano addosso i loro notiziari? Le radio private, più sono piccole e locali e più imitano la Radio 1 della Rai, programmando un aggiornamento ognitrenta minuti. Solo che loro non lo chiamano Giornale radio, lo chiamano News facendolo precedere dal nome dell'emittente, tipo Val Sangone News. Alcuni leggono semplicemente i televideo, altri sono più ruspanti e case ree ci. Ho ascoltato una signora annunciare tutta pimpante: «C'è una bella ondata di maltempo. Disagi mica da niente. Sono previsti cortei di metalmeccanici per le vie di Drone ro». Ignoravo che pacifica citta dina del Cuneese fosse diventa la la Manchester itali ami u

Luoghi citati: Acerra, Paradiso