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Aria del New Deal FOTOGRAFIA Aria del New Deal Dai ghetti ad Haiti l'ottimismo di Rosemblum Rocco Monterai PADOVA MALIA Bambina sorridente alla finestra del 1938 alle Due sorelle di Mullay Park, del 1'80 ci sono quarantadue anni :> una formidabile carriera di fotografo, quella di Walter Rosemblum, cui la Galleria Civica di Padova dedica una im> irtante retrospettiva (catalogo Motu») fino al 27 giugno. Allievo di Hine e di Strand, tra gli animatori nell'anteguerra della Photo League, in cui si aggrumavano gli ideali del New Deal, Rosemblum ò rimasto fedele all'ottimismo di quegli anni. Ha anche trasmesso la pratica e la teoria del mestiere a intere generazioni di giovani, che hanno affollato i suoi corsi al Brooklyn College, dova ha insegnato fino aH'86. Per lui la fotografia ò prima di tutto documentazione sodala, che si trovi in un ghetto di New York o tra i profughi della guerra civile spagnola nella Francia .degli Anni 40, che riprenda lo sbarco in Normandia o i riti wudu dell'isola di Haiti, dove ha trascorso un lungo periodo, Rosemblum ò affascinato dal «fattore umano» e convinto che «la bellezza si può trovare anche in una tela di ragno bagnata dalla pioggia o in mucchietto di sabbia sotto un cielo tempestoso, come nel volto di qualcuno che si ama». E proprio quelli che amava, parenti, amici, vicini di casa Rosemblum iniziò a fotografare negli Anni 30, in immagini come Spiaggia d'asfalto o Giovane coppia. La capacità di cogliere i sentimenti e di entrare in empatia con chi ritrae, contraddistingue i suoi lavori, anche se in immagini come Due sorelle, non si respira più sui volti dei neri la serenità alla Frank Capra ma l'odio o la perplessità dei film di Spike Lee. Rosemblum ha lavorato più volte in Italia, fra i suoi capolavori quel Panettiere, sorta di Ninetto Davoli pasoliniano, ritratto a Roma nel 73.