Hemingway di Gabriele Romagnoli

Hemingway Nel centenario dello scrittore un nuovo romanzo postumo, messo insieme dal figliò Patrick. E gli stroncatori si scatenano Hemingway Gabriele Romagnoli Inviato a BOSTON l UNGA la vita infelice dello scrittore Ernest Hemingway. Quella dell'uomo terminò, come noto, per sua scelta, con uno sparo suicida. Catella del narratore non finisce più: al di là della sua volontà continuano i colpi, a sorpresa e alla schiena, che ne feriscono la dignità letteraria. Dead Man Writing, il morto che scrive, come lo chiamano negli Stati Uniti, sta per pubblicaro il suo quinto libro postumo, a 38 anni dalla scomparsa. Uscirà in luglio, in occasione del centenario della nascita. Si intitolerà True at first tight. Lo pubblicherà Charles Scribner HI, erede dell'editore originale; lOhé rimaneggiato Patrick Hemingway, settantottenne figlio di secondo letto dell'autore: le colpe dei figli ricadono sui padri. La nascita di questa creatura letteraria da un embrione congelato e malformato ha generato polemiche, revisionismo e pettegolezzi. Radunati a convegno a Boston per ascoltarne passi scelti, molti autori hanno auspicato leggi contro la pubblicazione post mortem e promesso testamenti con veto. Altri, Nadine Goidiiner in testa, hanno demolito il vecchio Papa e la sua Africa «da cartolina». Il figlio Patrick, non pago di aver dato alle stampe la storia di un torrido safari in cui Hemingway, con moglie al seguito, s'innamora di un'indigena o con lei S'ace lungo il fiume e tra gli alni, ha fatto sapere al mondo che suo padre «soffriva di emorroidi». La «clinica» dove l'embrione era opportunamente congelato è la Kennedy Library di Boston. .Qui riposavano, sigillate, 850 pagine che solo 1 annunciata pubblicazione del libro ha reso consultabili. Ma è sempre stato un segreto da poco: nel 1971 Sports illustrateci pubblicò ampi estratti del testo e gli appassionati ne hanno, da tempo, copie integrali. Quella di cui tutti disporranno a breve è la versione riveduta e corretta del figlio Patrick, lo stesso che ha concesso la licenza di produrre i mobili Hemingway e vendere per catalogo le foto del vecchio davanti al mare. Patrick ha ridotto il papiro, in parte manoscritto, a trecento pagine e tolto qualche riferimento nostalgico alla prima moglie Hadley («Sognai che la donna che ho amato per prima e più di ogni altra, madre del mio figlio maggiore, fosse ancora con me e stessimo dormendo vicini...»: la traduzione è libera, quella italiana sarà curata da Laura Grimaldi). Patrick è, infatti, figlio della seconda moglie Patitine, sposata per attrazione economica, il cui padre pagò per un safari che Hemingway cercò inutilmente di rievocare, nel 1953, questa volta a sue spese, con l'ultima moglie, Mary, e di cui narra le vicende in True at first tight. Che si trattasse di un viaggio maledetto, fu evidente alle prime luci. Il piccolo aeroplano su cui viaggiava Hemingway inciampò m un filo del telegrafo e fu costretto a un atterraggio' di fortuna, durante il quale lo scrittore s'infortunò una spalla. Trasportato a Entebbe, dà lì ripartì con un altro velivolo che, invece di decollare, rimbalzò, si schiantò e prese fuoco tra le verdi colline d'Africa. Ormai vecchio e ampio, Hemingway non riuscì, a differenza della moglie, a fuggire passando attraverso il finestrino. La spalla fuori uso gli impedì di aprire il portellone a spinta e lo dovette fare a testate, sbucando, infine, sanguinante e intontito. Dopodiché, tornato a casa, scrisse True at first tight Nelle 850 (e anche nelle 300) pagine c'è il racconto autobiografico (i protagonisti si chiamano Papa e Mary) di questa spedizione. Si apre con la scena ed una moglie petulante e senza mira che vuole uccidere personalmente il leone e Papa, uomo vero, che, cercando di non farsi scoprire, spara per lei, lo centra e riceve, in cambio, malumore. Si prosegue con l'infatuazione per la «fidanzata d'Africa», sottolineata dalla funzione fallica delle armi, che l'editing di Patrick ha ferocemente risparmiato («Le piaceva sentire il rilievo sulla vecchia fondina di pelle della mia pistola... Lo seguiva delicatamente con le dita, poi staccava la mano e premeva pistola e fondina contro la coscia» e ancora «Dopo che ebbi sparato, chiese di tenere in mano il fucile: "Era così freddo, prima - disse - Ora è così caldo"»). Si finisse perdendosi in una narrazione confusa, a cui non hanno giovato né le testate contro la lamiera, prima, né l'editing, poi. Ma, come ha detto il Nobel Derek Walcott, dopo aver¬ lo letto: «Se qualcuno è stato grande, ci interessano di lui anche le briciole. E ora, vedrò di bruciare tutto quel che non ho ' pubblicato, prima di morire». La stampa americana ha espresso critiche unanimi. Wa- shington Post: «Qualcosa - giudizio letterario? dignità? timore? suggerì a Hemingway di mantenere inedito questo testo e tale doveva restare». New Yorker:* «E' l'amo per pettegolezzi sulla relazione con una donna africana». Più duro di tutti, su Harper's, Tom Jenks: tTrue at first tight ci mostra il peggio di Papa: manierato e con atteggiamento commiseraiorio, assolutorio e maniacale verso se stesso. Il libro è così privo di forma, frammentario, aneddotico che non si intuisce cosa avesse in mente». Questo giudizio arriva dalla persona che ha curato la pubblicazione di I giardini,dell'Eden, opera postuma numero quattro, romanzo in cui il protagonista e la sua donna si decolorano i capelli e vanno in peUegrinaggio adorante alle fonti dell'acqua Farrìer. Se né evince che: o Jenks nutre rancore per non aver. potuto scongelare anche questo embrione o il nascituro è davvero indegno del padre. . Il giudizio verrà presto da critici e lettori. I secondi saranno prevedibilmente più indulgenti per motivi di affetto. Lo stesso non può dirsi del figlio, che, co me nota il crudele Jenks, «non ha mai fatto nulla per protegge re il padre da se stesso». Difficile, poi, che uno come Papa lo volesse. Come dice Patrick: «La gente ama credersi tragica, ma è per lo più buffa». Costruisce un mito e poi si sfrega addosso a una ragazza di colere facendole percepire la durezza della canna di una pistola. Avremmo preferito non saperlo. Come ha detto Nadine Gonfimer: «Nel centenario di Hemingway si dirà e scriverà troppo, compreso quel che sto facendo io. Andiamo a casa e lasciamolo alla sua vita, come l'ha vissuta. Andiamo a casa e leggiamo un suo libro». Magari, non l'ultimo. In «True ai first light» le vicende del safari maledetto del '53 con la moglie Mary Il manoscritto inedito era rimasto sigillato finora nella Kennedy Library di Boston Ernest Hemingway (qui in una caricatura di Dariush) nacque il 21 luglio 1899 e si uccise il 2 luglio 1961. Dopo la sua morte tono usciti cinque romanzi: Fato mobile ('64), Isole nella corrente ("70), Un'estote pericoloso ('85), fi giardino dell'Eden (M), . e ora True at first tight. Nella foto a sinistra 10 scrittore durante 11 safari In Africa nel 1953 Ernest Hemingway (qui in una caricatura di Dariush) nacque il 21 luglio 1899 e si uccise il 2 luglio 1961. Dopo la sua morte tono usciti cinque romanzi: Fato mobile ('64), Isole nella corrente ("70), Un'estote pericoloso ('85), fi giardino dell'Eden (M), . e ora True at first tight. Nella foto a sinistra 10 scrittore durante 11 safari In Africa nel 1953

Luoghi citati: Africa, Boston, Stati Uniti