Va a ballare marito la uccide di R. Cri.

Va a ballare marito la uccide i< ' Venezia, le spara fuori dal locale ' Va a ballare marito la uccide VENEZIA Erano stati sposati un'intera vita, avevano avuto due figli, che a loro volta si erano già sposati e vivevano lontani. Così, senza più ragioni per stare insieme, da qualche tempo si erano separati, conservando però all'apparenza rapporti civili. E quando lui ieri nel tardo pomeriggio l'avvicinò nella discoteca «Hollywood» di Salzano, con la scusa di doverle parlare, lei lo seguì fuori del locale senza esitare. Ma lì, sul piazzale del parcheggio, in mezzo alla gente che andava e veniva e con la musica che usciva dalle finestre aperte sui primi caldi, Augusto Gigliucci, 70 anni, ha estratto a sorpresa una pistola calibro 765 e ha sparato a bruciapelo tre colpi contro Lidia Pasqualotto, 65 anni, ormai sua ex moglie, uccidendola all'istante. Quindi è salito sulla sua macchina e ha guidato fino a casa sua, a Mestre, aspettando che venissero a prenderlo. Non ha dovuto aspettare molto, in quelle stanze dove ormai viveva solo, con tutto il tempo per rimuginare sui suoi rancori: le amiche della vittima, che l'avevano riconosciuto quand'era entrato nella discotèca, hanno dato alla polizia tutte le informazioni necessarie per riconoscerlo e rintracciarlo. E non era passata neppure mezz'ora dal delitto che gli agenti della «volante» già bussavano alla sua porta e lo porta» vano, senza che opponesse la minima resistenza, negli uffici della questura con l'accusa di ornici dio volontario. Verrà interrogato questa mattina dal pm di turno, Matteo Stuccilli. Ma già una prima ricostruzione non lascia dubbi sulla dinamica del delitto. La domenica la discoteca «Hollywood» è riservata al Uscio ed è frequentata soprattutto da persone attempate, amici di gioventù ormai con i capelli grigi, che una volta alla settimana si ritrovano per quattro chiacchiere e due salti. Le amiche della vittima conoscevano il suo ex marito e, dalle confidenze della donna, sapevano che non correva rischi. Per questo nessuna si è offerta di accompagnarla fuori, quando lui le ha chiesto di uscire a parlare, per proteggerla in caso di bisogno. Ma evidentemente, c'erano dei segreti che nessuna di loro conosceva. Più che di gelosia, pa re però che si tratti di denaro, della divisione dei beni dopo la separazione, una piccola ricchezza che gli ex coniugi avevano accumulato insieme in una vita di lavoro e adesso dovevano in qua! che modo spartirsi. Entrambi vivevano a Mestre, in due appartamenti distinti, ma evidentemente non avevano ancora risolto la questione di che cosa spettasse all'uno e all'altra. Gli inquirenti lasciano però aperta anche l'ai tra pista, quella del delitto passionale. La denna si era ricostruita una sua vita, se non sentimen tale, certamente amichevole: aveva un giro di amicizie che incontrava regolarmente la domenica pomeriggio all'«Hollywood», in quell'atmosfera festosa del ballo liscio che può aver scatenato nell'ex marito, molto più solo e cupo, il raptus omicida. [r. cri.]

Persone citate: Lidia Pasqualotto, Matteo Stuccilli

Luoghi citati: Salzano, Venezia