SANGUE SULLE MANI AMERICANE
SANGUE SULLE MANI AMERICANE SANGUE SULLE MANI AMERICANE Gay Talese * NEGLI Stati Uniti abbiamo un problema di uso delle armi, ne è testimone l'ultimo massacro di studenti in Colorado, e gli assalti armati della polizia di New York a cittadini disarmati. Abbiamo anche un problema di uso delle armi oltreoceano, dal momento che cerchiamo di rinforzare i principi dei diritti umani negli altri Paesi con una politica onnipotente di aggressioni armate. Noi americani abbiamo le radici in un'etica puritana, che dà per scontato che Dio stia dalla nostra parte. Sentirci nel giusto e per questo usare la forza militare è una presa in giro di quei principi che io pensavo ripudiassero la diplomazia dei cannoni, tipica dei nostri rappresentanti Washington. Non ha importanza quanto possiamo essere contrari alla dittatura dell'attuale leader serbo, e alla sua cocciutaggine nel resistere mentre la sua terra è devastata dagli Stati Uniti e dai suoi alleati più vicini: l'azione dei bombardieri Nato, che uccidono per sba- glio migliaia di adulti e barnini innocenti, non possono essere giustificate nemmeno dalle peggiori accuse contro il regime jugoslavo. L'America ha una storia di mani insanguinate, che hanno esercitato la «pulizia etnica» in maniera addirittura peggiore dei nostri antenati che cacciarono gli indiani (vale a dire i «native Americans») per espandere i confini nazionali. Bene, adesso, all'alba del ventunesimo secolo non possiamo continuare a spargere sangue in nome dei nostri principi. * Scrittore
Persone citate: Gay Talese
Luoghi citati: America, Colorado, New York, Stati Uniti, Washington
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