PAOLINI DA IERI A OGGI

PAOLINI DA IERI A OGGI PAOLINI DA IERI A OGGI Alla Galleria d'Arte Moderna venti opere per quarantanni UNA mostra pensata e voluta come un'unica opera. Il lavoro di Giulio Paolini, artista legato all'ambiente dell'Arte Povera, uno degli anticipatori in Italia delle tendenze concettuali e minimaliste, sarà esposto alla Galleria d'Arte Moderna a partire da sabato 8 maggio. Una mostra che riunisce poco più di venti opere che vogliono documentare quarant'anni di attività, un percorso diviso in due parti complementari. Una prima selezione di lavori recenti ed inediti e una seconda interamente dedicata alla ricerca intrapresa dagli Anni Sessanta al 1995. / - Tutte le sale sono allestite come «un teatro del lavoro e non un semplice contenitore entro il qSale disporre delle opere». Tele rovesciate, cornici vuote, cavalietti, giochi enigmatici, memorie rivisitate di storia dell'arte. Un lavoro che rappresenta sempre il suo contrario, il volto nascosto. Quella di Giulio Paolini è una ricerca, visiva e verbale, per «dar voce all'opera» attraverso la sua esposizione. Nato a Genova nel 1940, Paolini dal 1952 risiede a Torino. La sua prima opera ed ultima, come ha più volte ribadito l'autore, è «Disegno» del 1960. Una tela sulla quale è riportata semplicemente la squadratura geometrica, anti¬ cipazione di ogni possibile rap- {>resentazione. Il lavoro di Paoini è lì: un limite, un confine, uno sguardo aperto su infinite possibilità. «Chi si esprime è perduto» ha recitato più volte mentre nel 1965, per la sua prima personale torinese alla Galleria Notizie, la critica Carla Lonzi scrisse dei suoi lavori: «...una specie di autodisciplina del vuoto, devono rimanere tali e non diventare contenuti o giudizi assumendo così quel carattere definitivo che ormai nel campo artistico, non meno che eli altri settori della vita, appare una velleità paralizzatrice». Quelli di Giulio Paolini sono pensieri visivi che raccontano il vuoto, la solitudine, l'impossibilità di poter definire cosa l'arte è. «Aprire una finestra sul vuoto - ha dichiarato in un dialogo con Gianni Vattimo - non provoca molte emozioni o desideri. Ma se il vano della finestra è impaginato su qualcosa che interferisce col vuoto, la visione si fa più attraente, mi consente di vedere oltre la traccia già esistente». In concomitanza con la mostra alla Gam, il Castello di Rivoli presenterà nel teatrino un'installazione inedita dell'artista intitolata «Padiglione dell'Aurora». Usa Paròla Giulio Paolini da lari ad oggi, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, via Magenta 31, orario mart./dom. 9-19, chiusoli lunedì Info: tel. 011/5629911, visite guidate 011 /4429546 Catalogo Hopefulmonster lire 40 mila. Fino al 25 luglio Nella foto: «Doppia verità-, opera del 1995

Persone citate: Carla Lonzi, Gianni Vattimo, Giulio Paolini, Paolini

Luoghi citati: Genova, Italia, Rivoli, Torino, Usa