Con Rita Levi Montalcini nella galassia del cervello di Piero Bianucci

Con Rita Levi Montalcini nella galassia del cervello UN LIBRO, UN COMPLEANNO Con Rita Levi Montalcini nella galassia del cervello PUBBLICARE un nuovo libro: Rita Levi Montalcini non aveva modo migliore per festeggiare i suoi giovanili novant'anni. Non un libro specialistico, per di più, ma un saggio che spazia su tutta l'evoluzione biologica per affrontare poi le granai domande di sempre: come il pensiero emerga dalla materia cerebrale, come in esso affondino le radici la consapevolezza di sé e quel fenomeno vertiginoso che è il «libero arbitrio», base dei concetti di bene e di male. «La galassia mente» (Baldini&Castoldii fin dal titolo mette in gioco i termini essenziali del problema. Le galassie sono sistemi formati da circa 100 miliardi di stelle, e circa 100 miliardi è il numero dei neuroni che compongono il nostro cervello. Da questo ammasso di cellule, affiora la «mente», cioè l'insieme delle funzioni superiori. Capire il rapporto tra l'intrico materiale delle cellule e il groviglio immateriale dei sentimenti, della razionalità e dell'etica è la grande sfida delle neuroscienze dei prossimi anni. Scopritrice del fattore di cre- scita nervoso e premiata con il Nobel, Rita Levi Montalcini è stata in prima fila tra i ricercatori che hanno esplorato la materia cerebrale. Ma senza dimenticare che il vero mistero si annida aldilà della biochimica: non nel «cervello» ma nella «mente». Nell'impresa di capire la mente, «le probabilità di successo sono nulle», scrive la Montalcini. Ma aggiunge che l'uomo «è l'unico fra tutti gli organismi viventi ad avere la facoltà di controllare e dirigere la sua evoluzione». Forse uno spiraglio rimane aperto. Piero Bianucci l'.n.i Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina. A novant'anni, ha appena pubblicato un libro sul rapporto cervello-mente

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