NABOKOV sul set di Kubrick

NABOKOV sul set di Kubrick NABOKOV sul set di Kubrick TERMINATE le scene di battaglia di Spartacus e tornato a Hollywood, Kubrick cominciò a mettere insieme il film... Kubrick trovò anche il tempo di leggere la sceneggiatura di Willingham per Lolita. Come lui e Harris avevano promesso a Shurlock, Humbert e Lolita si sposavano alla fine del film, una conclusione che a Kubrick piacque ancora meno quando la vide messa per iscritto. Nabokov, che si trovava nel suo ritiro estivo favorito, il Grand Hotel di Lugano in Svizzera, era altrettanto insoddisfatto. Kubrick gli mandò un cablogramma: «Convinto che lei avesse ragione a detestare matrimonio Stop - Libro è un capolavoro e bisognerebbe restare fedeli anche se legion e codice disapprovano Stop - Credo ancora lei sia il solo per scrivere sceneggiatura Stop - Se accordo economico può essere raggiunto forse lei sarebbe disponibile»." Nabokov, più a suo agio a Lugano di quanto non lo fosse stato a Los Angeles, disse che ci avrebbe pensato. Nel febbraio del I960 disse di sì. Lui e Vera ritornarono a Hollywood e a marzo affittarono una casa in Mandeville Canyon Road. Più o meno ogni due settimane incontrava Kubrick nel suo ufficio alla Universal per discutere i suoi lenti progressi. Di tanto in tanto Kubrick lo portava a dei party, e a uno di questi cominciò a parlare con un gentiluomo alto e dai modi raffinati. «Che lavoro fa?», chiese Nabokov. «Lavoro nel cinema», disse John Wayne. |.„] Per motivi suoi, Nabokov aborriva l'idea di rendere la Lolita cinematografica troppo reale o troppo carina e concordò con Harris e Kubrick che il film non avrebbe dovuto rimestare troppo profondamente nell'attrattiva fisica della ragazza. Nel libro, Humbert e Quiltv vengono eccitati non dall'aspetto di Lo ma dalla sua precoce sessualità, dalla sua sguaiata capacità di manipolare i suoi ammiratori di mezza età. Le ninfette di Nabokov non sono vittime inermi ma demoni calcolatori, versioni umane delle ninfe del mondo degli insetti, quelle forme immature e parzialmente sviluppale, simili a larve, di zanzare e libellule. «Humbert pensa che Lolita sia incorreggibilmente volgare e banale» nota il biografo di Nabokov, Brian Boyd, «dotata di quella grazia e di quel potere ammaliante tipici della ninfetta, che le vengono conferiti dal suo sguardo perspicace; ma, a parte questo, priva di qualsiasi altro interesse». Nabokov era preoccupato all'idea che si trasportasse la sua creazione nel mondo reale. Disse che Lolita era un prodotto puramente di finzione, irreale e irrealizzabile; qualsiasi performance cinematografica sarebbe stata nel mighore dei casi un'approssimazione. Aveva insistito affinché sulla copertina dell'edizione americana del libro non fosse stampata la foto di una ragazzina, e fu tremendamente scioccato il giorno di Halloween quando una bambina bussò alla sua porta, per chiedere i dolci, con una racchetta da tennis, la coda di cavallo e la parola «Lolita» scritta su un cartello. Quello che la parte richiedeva, disse a Kubrick, non era una vera adolescente, ma qualcuno che combinasse l'aspetto fisico di una bambina con la raffinatezza di una donna adulta - forse «una nana». |...| Harris e Kubrick presentarono il progetto di Lolita ai vari studios. Riscontrarono uno scarso entusiasmo, anche se il libro era ancora un best-seller. La maggior parte dei dirigenti chiedeva come sperassero di aggirare il tema sessuale del film senza offendere i censori. Nabokov ricordò sarcasticamente a Kubrick e Harris che, quando il libro venne fatto circolare presso le case editrici americane, prima che Girodias lo accettasse, alcuni avevano suggerito che il romanzo sarebbe stato più accettabile se Lolita fosse stata trasformata in un ragazzo - la stessa riflessione sembrava valere per il film. John Baxter, E Lolita diventò film: pagine in anteprima dalla biografia del regista, scritta da John Baxter, edita da Lindau NABente di finzione, le; qualsiasi perografica sarebbe i casi un'approsnsistito affinché 'edizione ameriosse stampata la a, e fu tremendaorno di Hallowembina bussò alla dere i dolci, con ennis, la coda di Lolita» scritta su o che la parte Kubrick, non era te, ma qualcuno aspetto fisico di a raffinatezza di - forse «una nabrick presentaro Lolita ai vari rono uno scarso e se il libro era ller. 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Luoghi citati: Hollywood, Los Angeles, Lugano, San Pietroburgo, Svizzera