La Bonino nel campo di «Specchio dei Tempi» di Angelo Conti

La Bonino nel campo di «Specchio dei Tempi» La Bonino nel campo di «Specchio dei Tempi» A Scutari, costruito coi fondi dei lettori della «Stampa» Angelo Conti inviato a SOLITARI Halem ha appena otto mesi, un febbrone da cavallo, complicazioni bronchiali ed intestinali. E' uno dei cento bambini ospitati, insieme a 400 adulti, nel centro profughi «La Stampa» di Scutari. Ieri il commissario europeo per gli aiuti umanitari Emma Bonino T'ha accarezzato a lungo, mentre il dottor Ugo Priora, pediatra all'ospedale di Savigliano, lo riaccompagnava nel box della sua famiglia, all'interno dell'ex fabbrica di scarpe Adelchi, proprio nel centro della cittadina del Nord dell'Albania. La visita della Bonino ha rappresentato, in questa grigia ed agitata città, un momento importante: Scutari con 40.000 profughi per strada, uno ogni tre abitanti; Scutari con i cinema, il palazzotto dello sport e gli androni ricolmi di gente disperata; Scutari alle prese cori un'emergenza che si sovrappone alla precedente drammatica povertà. Qui il commissario Boni- no ha trovato il centro attrezzato a tempo di record dalla Fondazione «La Stampa»-Specchio dei tempi insieme ai giovani cuneesi della Lvia. Ha visto come si può vincere una sfida, come la generosità dei lettori di un grande giornale insieme allo slancio e alla competenza di volontari capaci ed entusiasti abbiano potuto tradurre in realtà quello che appena venti giorni fa era semplicemente un sogno. Duemilacinquencento metri quadrati coperti, trenta servizi igienici e trenta docce (con l'acqua calda), una catena di cucine, un centro medico efficiente e presidiato anche da specialisti Questo quanto la Bonino ha potuto vedere, insieme al delegato Cee Ubaldo Lorenzini, al responsabile dell'Alto Patronato per i Profughi Hamed Mubashir, all'ingegnere Francesco Savarese del Programma Alimentare Mondiale che è riuscito, in una settimana, a montare a Scutari una panetteria che sforna 52.000 pani al giorni e che rifornisce tutti i kosovari sfollati nella zona. La Bonino si è particolarmente soffermata nell'ambulatorio medico, dove si è informata sulle condizioni di quattro bimbi cerebrolesi e su quelle di un ragazzo paralizzato: «Questa attenzione per i più sfortunati in una situazione tanto drammatica e la capacità di riuscire ad aiutare anche loro va a merito di chi, con i contributi economici o con l'impegno personale, ha reso possibile l'apertura di questo centro». Il commissario ha poi visitato ogni struttura, informandosi sulle distribuzioni di cibo ed apprez¬ zando lo sforzo fatto per fare in modo che esso possa essere cucinato dalle singole famiglie: «Non spezzare le abitudini famigliari è un segno di grande rispetto, ed aiuta a fare sentire questa gente meno lontana dalla propria casa». Raffaele Perondini, cuneese, il volontario Lvia responsabile del progetto emergenza a Scutari l'ha poi informata sulle condizioni dei cento piccoli ospiti del cantra: «I bambini hanno patito tutti il trasferimento dal Kosovo a Scutari. Molti presentano bronchiti, alcuni anche polmoniti, mentre la diarrea è particolarmente diffusa. In questi ultimi giorni ha fatto caldo, con la temperatura massima già sopra i venti gradi. Bisognerà anche stara attenti alle epidemie». Il Centro «La Stampa» è parso tanto funzionale che la Bonino ha annunciato l'intenzione di ristrutturale, a spese della Comunità Europea, un'altra fabbrica adiacente, così da creare un centro gemello di quello realizzato dai lettori del nostro giornale. L'euro commissario Emma Bonino

Luoghi citati: Albania, Kosovo, Scutari