Amato

Amato Amato Un presidente «a tempo» ROMA. 11 prossimo inquilino del Quirinale dovrebbe dimettersi se nel corso del suo settennato si arrivasse all'elezione diretta del Presidente della Repubblica. Lo ha detto il ministro per le Riforme Giuliano Amato in una conferenza stampa a Montecitorio per i giornalisti stranieri. Il ministro ha ipotizzato anche una norma transitoria per regolare l'eventuale passaggio: «Se fosse solo un obbligo morale potrebbe anche non farlo». Il ministro ha anche detto che entro la fine dell'anno («prima quindi del termine della legislatura») sul fronte delle riforme si potrebbero ottenere risultati, importanti. Si potrebbe cioè - ha spiegata portare a compimento la riforma in senso federale dello Staio e si potrebbe «arrivare a buon pini to» sul cammino della riforma elettorale, di quella di governo e sulla giustizia. Le riforme in Italia infatti «si stanno facendo», ha dichiarato Amato a un corrispondente straniero che gli «w va chiesto in tono un po' prov catorio: «Ma quando si arriverà in Italia a farle sul serioV». E' chiaro, ha detto in sintesi, che da quando è naufragata la Bicamerale, si sta procedendo «per ..api toli», cioè per piccoli passi, «ma si stu andando avanti». E torse ha sottolineato, «anche in modo più agevole» dal momento che è più facile «ottenere il consensi su singoli capitoli» piuttosto che su un quadro complessivo a «360 gradi». Ir. i.)

Persone citate: Giuliano Amato

Luoghi citati: Italia, Roma