Ma i soldi ai partiti schivano i missili

Ma i soldi ai partiti schivano i missili Ma i soldi ai partiti schivano i missili Aquante vicende s'è attorcigliata la guerra, quante - e quanto importanti - ne ha cambiate, bloccate, rinviate... Senza la guerra, forse, il referendum avrebbe ottenuto il quorum; senza la guerra Scalfaro si sarebbe dimesso e le elezioni presidenziali sarebbero iniziate (e magari già finite); senza la guerra sarebbe partito da Trieste il treno di Prodi; senza la guerra, | least buti not ìast, Mastella f-aVrebbe piWesó é forse anche ottenuto il rimpasto, o la verifica, o qualche altra diavoleria. Una sola entità la guerra non è riuscita nemmeno a scalfire. Una sola esistenza si sta rivelando iù forte dei profughi, delle bomdi Milosevic, degli «errori» Nato e dell'Onu: la legge sul finanziamento pubblico, pardon, sul rimborso elettorale che assegna i miliardi ai partiti. Qualche ingenuo, leggendo le cronache del 14 aprile, s'era illuso che in un soprassalto di pudore la discussione del provvedimento sarebbe slittata a dopo la fine del conflitto. Ma questa fine si allontanava. Così l'altroieri, con votazione plenaria, contrarie le opposizioni, favorevole la maggioranza più la Lega e altri cespugli, il Senato ha confermato la procedura d'urgenza, con tanto di seduta notturna. L'urgenza, beninteso, è quella che i partiti hanno di incassare i soldi: primero et banco, insomma, anche se il senatore di An Maceratini, infiorettando il dibattito parlamentare e preannunciando una mostruosa quantità di emendamenti, ha parlato di fretta ad capiendum, di o nel prendere. • E tuttavia la lunga nòtte di Palazzo Madama è stata triste e solitaria - anche per via della guerra - sebbene non ancora finale. «Onorevoli colleghi - ha esordito il, presidente di turno Carlo Rognoni - siamo in pochi». Mancava pure il rappresentante del governo, poi fortunosamente reperito. Nell'aula mezza vuota il senatore Servello ha frullato rimborsi e bombardamenti, 4 per mille e Nato, ministero delle Finanze, Albania e Macedonia. Il berlusconiano Terracini ba notato che l'aula era diventata «tutta vuota». In realtà c'era il senatore, sempre di An, Bornacin che in un empito di sconforto ha invocato la messa in onda delle immagini «di questa sera». Così, schivando i missili, la più travagliata legge della legislatura seguita il suo cammino. Alla fine, probabilmente, i miliardi arriveranno; Massimo Teodori potrà aggiungere un altro capitolo al suo nuovissimo e documentato Sòldi & partiti (Ponte alle Grazie, 290 pagine, 32 mila lire); e da pubblico che era, il finanziamento ai partiti sarà bellico, quindi davvero a prova di bomba. ■ itti TACCUINO ITALIANO

Persone citate: Bornacin, Carlo Rognoni, Maceratini, Massimo Teodori, Mastella, Milosevic, Prodi, Scalfaro, Servello, Terracini

Luoghi citati: Albania, Macedonia, Trieste