Sabato parte il ponte aereo di Daniela Daniele

Sabato parte il ponte aereo La Jervolino alla Camera: non era possibile rispondere di no al segretario della Nato Sabato parte il ponte aereo E continuano gli sbarchi di fortuna Daniela Daniele ROMA L'Italia si prepara. Il primo contingente dei diecimila arriverà a Comiso dopodomani. Ma i fuggitivi della guerra stanno già approdando nel nostro Paese. Piccoli gruppi, stremati e impauriti: a Trapani attendono, per oggi, una sessantina di persone che troveranno riparo nel centro Badia Grande, assistito dalla Caritas. Nelle prossime ore, altre 120 giungeranno nelle Marche dal centro di raccolta di San Foca, in Puglia: sono soprattutto bambini che hanno perso i genitori in guerra c che saranno accolti nell'ox scuola Benincasa di Ancona. Altri arrivi sono previsti in Calabria, a Lamezia e a Badolato. L'Italia si punteggia di campi di accoglienza c di mani tese. Le autorità politiche e il mondo del volontariato fanno gli ultimi, frenetici, preparativi in un clima che lascia poco spazio alle polemiche e molto all'organizzazione pratica di questo esodo che sta diventando, di ora in ora, più massiccio e più drammatico. Come riferisce, da Ginevra, l'Alto Commissariato por i rifugiati dell'Onu: centinaia di migliaia di persone, fuggite o cacciate dal Kosovo, sono adesso in oltre 1500 posti diversi. Nella sola giornata di martedì scorso, in Macedonia, Albania e Bosnia-Erzegovina sono arrivati 18 mila e settecento profughi. Ieri, alla Commissione Affari Costituzionali della Camera, il ministro dell'Interno, Rosa Russo Jervolino, ha confermato che i primi rifugiati giungeranno a Comiso, con voli militari (ma non si esclude la necessità di coinvolgere anche aerei civili, se i C l'io non saranno sufficienti), a partire da sabato. E per chiarire là situazione, fino in fondo, il ministro ha spiegato che non c'è stato altro da fare, di fronte alla richiesta del segretario della Nato, Solana, di predisporre accoglienza in territorio macedone, che preparare un rifugio in Italia: non erano più disponibili, infatti, tende della Protezione Civile né dell'esercito, perche tutte utilizzate nei campi albanesi. Agli abitanti di Comiso, il ministro Russo Jervolino ha mandato un messaggio radiofonico: «l profughi non creeranno alcun problema. Chi ha paura di loro, li vada a vedere quando arriveranno: sono donne e vecchi e, per il 50 per cento, bambini». Gli uomini sono stati uccisi o si sono nascosti sui monti per sfuggire alla guerra. Una guerra contro la quale si sono schierati 190 parlamentari pacifisti che, ieri, sono stati ricevuti a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio, Massimo D'Alema. Il loro appello per la pace contiene quattro punti cardine: no alla soluzione mihtare e all'intervento di terra; si a una tregua per passare al negoziato e all'intervento dell'Onu; sì all'impegno umanitario verso i profughi; l'impegno a rispettare tutte le popolazioni civili coinvolte. D'Alema ha condiviso l'esclusione dell'intervento di terra e ha sottolineato che l'obiettivo prioritario è la ricerca di una soluzione politica del conflitto. L'Italia guarda tutta al suo Est più vicino. Il presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, è rientrato da una visita non ufficiale in Bosnia-Erzegovina. A Sarajevo si è congratulato con i tre esponenti della presidenza collegiale bosniaca. «Ho espresso ai tre presidenti la mia ammirazione per aver mantenuto l'armonia tra la popolazione - ha riferito Scalfaro -. La guerra nella vicina Jugolsavia è stata la prova del nove per la Bosnia, perché poteva rappresentare una rinnovata esplosione di sentimenti e di atteggiamenti diversi». Intanto l'Italia si prepara. All'ospedale di Foligno è stata ricoverata una piccola profuga, Diagnosi: denutrizione. E' arrivata a Nocera Umbra in condizioni disperate, insieme con tm gruppo di 51 rifugiati kosovari che provenivano dal campo di Skopje, in Macedonia. La piccola ha soltanto un mese e mezzo. Pochi giorni più di questa guerra. «Non abbiate paura dell'invasione Metà sono bambini Altri donne e vecchi»

Persone citate: Benincasa, D'alema, Foca, Jervolino, Massimo D'alema, Oscar Luigi Scalfaro, Rosa Russo Jervolino, Russo Jervolino, Scalfaro, Solana