A dieci anni «giocattolo» dei pedofili
A dieci anni «giocattolo» dei pedofili In cella la sorella A dieci anni «giocattolo» dei pedofili SASSARI. Era diventata il «giocattolo» di un gruppo di pedofili; per 24 mesi è stata ceduta al miglior offerente dalla sorella per poche migliaia di lire o un pacco di pasta, due litri di olio, mezzo chilo ai carne. La bambina aveva 10 anni quando venne risucchiata da un inferno di abiezione, ora ne ha f 2 e tenta di ricostruire un futuro con nuovi mamma e papà cui è stata affidata dalla magistratura. Lo scandalo, scoppiato ieri con 14 arresti, non la aiuterà a dimenticare: dovrà testimoniare contro coloro che l'hanno usata come trastullo sessuale, risparmiandole solo lo stupro. E' accaduto a Viddalba, centro di duemila abitanti, non lontano dalla Costa Smeralda. La bimba faceva parte di una famiglia numerosa, 10 figli, a corto di mezzi di sostentamento materiale, ma soprattutto di senso morale, se al suo interno ha potuto svilupparsi una vicenda di perversione e degrado. Mancava quasi tutto in quella casa - il capofamiglia, bracciante agricolo, lavora quando può - e c'era un unico capitale: una bimba concupita da un esercito di viziosi, pensionati ma anche pescatori quarantenni. La bimba è stata «messa in vendita» da una sorella che ha 26 anni. Bastavano poche migliaia di lire consegnate alla ragazza per aver diritto a utilizzare in giochi perversi la bambina in appartate località di campagna o ali interno dell'abitacolo di un'auto. Andato avanti tra il '96 e il '98, lo sconvolgente «commercio» avveniva alla luce del sole: «Nessuno potrà dire che non sapeva», ha tuonato nella piazza di Viddalba un pensionato. Alla fine qualcuno ha riferito la vicenda al responsabile dei servizi sociali del Comune. La piccola è stata sottratta ai genitori, come era già avvenuto per un fratello. In trappola anche due zìi. Ai più anziani sono stati concessi gli arresti domiciliari. (c. g.]
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