Giacobini e liberali

Giacobini e liberali POLEMICA Giacobini e liberali Curo direttore, molto opportunamente il tuo giornale pubblicando una mia nota sul giacobinismo bollico di Giuliano Ferrara la fa seguire dalla risposta del direttore del Foglio. Il quale dice: «Quanto al giacobinismo delle guerre antitiranniche, ricordo il nome di Winston Churchill, un liberal conservatore eredo di Burke piuttosto che di Robespierre. Vedeva persino il nesso tra guerra e libertà, che a un vecchio e caro stalinista riformato come Emanuele non risulta chiaro». E no, a me risulta chiarissimo. Non mi risulta invoce che Churchill abbia proposto di dichiarare guerra a Mussolini e a Hitler per cacciarli e tenere cosi fermo il nesso tra «guerra e libertà». Non lo fece nemmeno quando il Duce, con lo guerra, occupò l'Etiopia. Lo fece, e cornei, quando Hitler iniziò la guerra in Europa. Mi dispiace che un vecchio «stalinista riformato» come me debba ricordare queste cose a tanti giovani e carissimi amici stalinisti irriformabili. Cari saluti. Emanuele Macaluso A questa lettera di Emanuele Macaluso, Giuliano Ferrara ha cosi replicato: «Trovo piuttosto petulante la polemica di Macaluso che, dal pulpito di una rivista che sembra una dacia sovietica, dà lezioni di liberalismo a tutti. Gli consiglierei di rivolgersi al partito di cui fa parte e al governo che sostiene poiché, in questa guerra, le stellette della Nato le portano loro. Giacobini o liberali che si ritengano».

Luoghi citati: Etiopia, Europa