Un fantasma ai piedi del cielo

Un fantasma ai piedi del cielo IL RITROVAMENTO DI UN CORPO VICINO ALLA VETTA PUÒ' FAR RISCRIVERE L'EPOPEA DELL .AlPINiSMO Un fantasma ai piedi del cielo Forse risolto il giallo dell'Everest la storia Gabrlnlo Romagnoli 11. fantasma ora sdraiato su viua torrazzo di novo, a pochi passi dulia cinta dol mimilo. Una targhe! la cucita sugli abiti nò indicava il nomo: George Mallory Soiiunhicinque anni dopo la sua scampar-, i dalla votto doli'Everest torna un mistero o riscrivo la stona. Chi fu il pruno uomo n salirò l'ultimo eradino sulla scala di questo pianeta? l'or Quarantacinque anni la risposta è siala: •ni Edmund Hiliury, esploratore neozolondoso, che raggiunse la nielli il :"i maggio del 1953, insieme con lo sherpa Toii/.in Norgay (opportunamente sopì avanzandolo di unniche passo nello sprint l'inalo). Ora cho una spedizione ha rintracciato ai piedi del cielo il cadavere di Mallory, la VOliti) potrebbe diventare: fu un avventuriero inglese, noto por Ovai' risposto alla domanda «Perché vuole stilire sull'Everest?», «Perchè e 11». Uro li, lo scalatore ghiacciato, a quota H290, tra rocco o novo, pei lettamente conservato grazio al freddo e all'aria secca, lanini i suoi familiari avevano richiesto, quelli che l'hanno scovato hanno celebrato un breve rito, poi lo hanno sepolto per sempre, a poco più di seicento metri dulia cima che potrebbe aver raggiunto por primo, dato che ora arrivato così vicino. Manca ancora la cortezza, manca ancora la mnechinu fotografica, che potrebbe ossero anch'ossa sepolta nel ghiaccio, con un rullimi tli carta velina a custodire l'immagino del fantasma Mallory e del suo compagno di spedizione Andrew Irvine, sorridenti tra lo primo nuvolo. Mentre gli scalatori elio hanno trovato Mallory cercano l'apparecchio; mentre air Hiliury fa lo sportivo, ina tomo polii suo primato; mentre gli sponsor si occitano por l'insperato successo della missione, il già tempo, comunque, di riscrivere la storia, aspettando il finale. Era il 1924. Due anni prima Mallory ora stato, insieme con In sua squadra, il primo uomo a raggiungere quota ottomila. Lu cima, invoce, gli sembrava preclusa. Un monito del destino gli ora giunto qua mio timi valanga aveva spazzato via sotto degli sherpa che lo accompagnavano. Di loro restano solo nomi tibetani scritti nel vento: Norlm I.hiikpu, l'nsang, l'oina, Sange, Dorjo e Tomba. Mallory non si fermò, Neppure quando, nel uioso di maggio, una tempesta si porto via altri duo dei suoi uomini (Shomshorpun e Manhuhtidur). Erano lutti stremati o si sentivano pedino mangiato dui bianco su una scacchiera maledetta, quando stabilirono l'accampamento a quota D220 sul versante Nord. Da lì, il 4 giugno, partirono duo alpinisti che orano stali con Mallory sulla soglia dogli ottomila: Edward Norton o Theodoro SOmervoll, tinello cho divideva il gruppo era l'opportunità dì usare supporti percossigono. Norton e Sotnervell lo ritenevano unti sportivo, por loro lu vetta doveva essere conquistata a inani nude e pioni polmoni, senza respirare in nessuna mascherina, L'aria tagliò il loro traguardo n 0572 moiri. Soltanto 54 anni dopo Mossner e llabelor sarebbero arrivati più su. Il lì giugno, con l'ossigeno in spulili, Mallory e Irvine lasciarono il campo ducisi a non formarsi più, finché avessero incontrato qualcosu sotto i loro piedi. L'ultimo a vederli, alle 12 0 50 dell'I) giugno, fu il geologo dolili spedi/lolle, Nool l'dell Scrisse sul diario: «Avvistati M i'<-1, sulla cresta vicino alla baso dell'Ultima piramide», Poi non seppe diro con certezza u cho punto orano, quando li scorso, si contraddisse e non si capì so avossoro superato lo scoglio principale o fossero giìt a quota 8710 o, invoco, più indietro. Nessuno seppe mai dove fossoio arrivati. Noi 1933 fu ritrovata l'ascia con il marchio di Irvino «d orti beo. lontana dalla meta. Ma nel 1979 un esploratore giapponese di nonio Hyoten Hnsogawa incontrò un curioso chioso di nomo Wnng Hongbao, che, quattro unni prima, ora salito lungo la parete Nord. Gli raccontò, a gesti poiché non avevano un solo linguaggio comune, di aver visto dtltl cadaveri risalenti (1 prima dulia guerra. Di uno riputa: «Inglese! Inglese'-, poi mimò abiti così friabili ohe, a sfiorarli; se li portava via il vento, ha voce si diffuso. Tutti avrebbero voluto 'saperne tli più, conoscere dove o corno, L'Everest custodì il proprio sogniti): il giorno successivo una vuliuigu si portò viu il cinese o i suoi compagni. Mallory, mai più tornato alla base, disperso per sempre nella leggenda, pareva destinato a rimanere uno spettro nella tempesta. Ventiquattro anni più tardi sir Edmund Hillary avevo tagliato il traguanio della vetta con tutti gli onori, avendo cura di fotografare lo sherpa che lo raggiungeva, lasciando benignamente circolare la voce die erano giunti insieme, ma pracisnndo che la verità era noi fatti e nelle immagini. Mallory rimanevo una figura romantica, di quelli che si amano di più perché spariscono sonza farti sapore fin dovo sono arrivati, lasciandoti di sé una fotografia cho li ritrae per sempre giovani, un biglietto di sola andata e un cartello indicatore puntato verso l'alto. Lontani oppure per sempre con noi, come Amelia Earhart, custodita in etorno nel cielo sopra gli oceani. Le donne volano, gli uomini arrancano in parete. Le une o gli altri li ricovera una memoria capace di giustificarne, inlino, lo sfido, L'anno scorso, uno scalatóre tedesco di nome Jochon Remmlob, biografo di Mollory, si è rilotto il diario del cinese, gli ha creduto o preparato una spedizione forte di otto esploratori e altrettanti sponsor, avanzatissimo, provvista di un sito Internet che informava dell'evento ora por oro, fino all'insperato dispaccio di Dove Hahn: «Incredibile: trovatol». Esultano gli appassionati e i produttori di giacche a vento elio Inumo finanziato l'impresa. Abbozza sir Hillary, settantottenne, che, raggiunto dall'agenzia Reuters, ha commentato: «Ho avuto il record per quarantacinque anni, è abbastanza», Aggiungendo poi: «Però devono trovare la macchina fotografico e mostrarmi la foto di Mallory sulla cima». La cercheranno nella novo u noi vento. Tutt'intorno l'eco ripòrta nomi tibetani, inglesi, cinesi, giapponesi, neozelandesi. Ognuno ha una storia scolpita nel ghiaccio, ognuno ò esistito porche è stato lì. Scoperto il cadavere congelato di Mallory, tentò l'impresa nel '24 Solo nel '53 1 Hilary riuscì a salire sulla vetta del mondo Caccia alla macchina fotografica Potrebbe confermare che l'alpinista ha veramente raggiunto la cimaassieme a un amico NEPAL 1 , wtftisr SChomo-Lunortia) CINA INDIA BANGLADESH V BIRMANIA PAKISTAN V'v. Il corpo congelato di George Mallory, uno del due scalatori Inglesi che nel 1924 morirono vicino alla cima dell'Everest, è stato trovato a 8290 metri di altezza, dalla parte Nord nel versante cinese. La vetta della montagna più elevata del mondo (8872 metri) fu raggiunta per la prima volta II 29 maggio I9£3 dal neozelandese E. Hillary. Una veduta dell'Everest la montagna più alta del mondo al confine tra il Nepal e II Tibet nella catena dell'HImalaya

Luoghi citati: Birmania Pakistan, Cina India Bangladesh, Nepal, Tibet