Staccare la spina di Lietta Tornabuoni

Staccare la spina TACCUINO D UMAZIONE Staccare la spina Lietta Tornabuoni NEPPURE la tragedia è più forte dei luoghi comuni, delle frasi fatte, delle banalità con cui vanno avanti i nostri mezzi d'informazione. Sotto i bombardamenti con speciali proiettili di carbonio e grafite capaci di provocare cortocircuiti, Belgrado e la Serbia restano in parte senza luce, senz'acqua, senza telefono, senza radio, senza televisione, senza pane, senza giornali, nella paralisi degli ospedali privi di generatori elettrici autonomi, nella paura dei rifugi antiaerei sot terranei immersi nell'oscurità? Per il TG1 è «un giro di vite», succede che «si sta staccando la spina alla Serbia»: come dire cinicamente che al Paese agonizzante s'è deciso di togbere la vita. Mirjana Markovic, moglie di Milosevic, concede un'intervista a Dan Rather della Cbs americana? E' un fatto significativo, magari importante, ma al TG3 interessa definire l'intervistata «l'anima nera» e «il braccio violento» di Milosevic, mentre al TG2, di tutu l'intervista, interessano soltanto le bugie ovvie: «C'è pulizia etnica nel Kosovo?», «No»; «Si commettono atrocità?», «No». Arrivano altre centinaia di profughi albanesi sulle nostre coste? La Puglia è «la terra promessa». E meno male che il ministro ■dell'Interno, ringraziando quella regione devastata dalle immigrazioni, promette che altre regioni saranno coinvolte, che verrà abbandonato il criterio di sommare povertà pugliese e povertà dei profughi in un unico ghetto meridionale. I bombardamenti colpiscono un' autobus, ammazzano civili, for¬ se dieci, forse di più? E un «ennesimo errore dei piloti», detto così, con una sfumatura di tedio e anche di disprezzo, questi piloti, insomma, non ne combinano una giusta, potrebbero essere più accorti o non avere una tale paura di esporsi personalmente da volare a un'altezza da cui l'identificazione dei bersagli è almeno dubbia. 1 luoghi comuni possono essere noiosi o ridicoli, ma rappresentano un collante della comunicazione collettiva. In tempi normali. Quando quaranta giorni di bombardamenti Nato dimostrano, scrive «Herald Tribune», che «uno degli obiettivi originariamente dichiarati deila guerra, proteggere gli albanesi del Kosovo dalFaggressione serba, risulta irreahstico e irraggiungibile», quando l'impresa «umanitaria» diventa omicida, la sciatta insensibilità dei luoghi comuni diventa inintelligente e offensiva, l'indifferenza delle frasi fatte si trasforma in un'altra prova dell'incapacità di essere all'altezza dei fatti su cui si tenta di'dare informazioni Naturalmente non siamo soli nell'uso della banalità, se anco ra «Herald Tribune» scrive: «Comunque la guerra finisca, il vincitore sarà la Russia».

Persone citate: Dan Rather, Milosevic, Mirjana Markovic

Luoghi citati: Belgrado, Kosovo, Puglia, Russia, Serbia