ARTE E RELIGIONE

ARTE E RELIGIONE ARTE E RELIGIONE Un viaggio storico tra iprimi cristiani «Da Gerusalemme a Roma» è il titolo di un ciclo di incontri organizzati dalla Fondazione San Paolo di Torino e dall'Unione Industriale: si parte giovedì 6 maggio con una conferenza di Anna Maria Ramieri su «Le origini della comunità cristiana di Roma»; Danilo Mazzoleni interverrà il 13 maggio su «I viaggi di San Paolo: Damasco, Antiochia, Roma e il 20 su «Antichità cristiane in Terrasanta»; Il 27 maggio Fabrizio Bisconti su «Il culto degli apostoli nelle catacombe romane» e il 3 giugno Raffaella Giuliani sulte memorie di Pietro e Paolo. Gli appuntamenti si tengono in via Fanti I7alte2l,l5. POCHI mesi ci separano oramai dal grande appuntamento giubilare e l'attenzione del mondo cristiano si rivolge verso una celebrazione suggestiva, che è innanzitutto la rievocazione di un anniversario epocale. Verso questo evento si indirizzano i motivi di interesse più diversi, non esclusi quelli economici, ma per i cultori del cristianesimo primitivo l'appuntamento con il 2000 ha un significato speciale. In quell'occasione, infatti, si cercherà di restituire l'atmosfera elementare, urgente ed immediata del cristianesimo della prima ora, soffermandosi a riconsiderare le testimonianze storiche, sia di tipo propriamente letterario, sia di tipo archeologico e figurativo, per apprendere la dinamica, le fasi salienti e l'evoluzione spirituale di una conversione rapida e capillare, che si verificò simultaneamente in tutte le terre dell'orbis christìanus antiquus, da Roma a Gerusalemmte, da Antiochia ad Alessandria, da Efeso a Costantinopoli. Cercare di comprendere le mutazioni di mentalità, degli atteggiamenti spirituali, delle tensioni religiose che si verificarono con l'avvento del cristianesimo significa, innanzitutto, seguire i percorsi tormentati dei principi degli apostoli, mettere a fuoco i luoghi e le persone ricordate nella loro incessante attività di evangelizzazione, per mezzo degli Atti degli Apostoli, lo scritto neotestamentario che si rivela fondamentale per comprendere le prime azioni dei cristiani. Da questo scritto, dalle lettere di Paolo e dalle opere dei Padri della Chiesa, possiamo desumere, con una certa attendibilità, la storia umana e spirituale dei principi degli apostoli, seguendone gli itinerari che li condussero a Roma per affrontare il martirio. E, da quel momento, è ancora più interessante ricostruire le condizioni e gli atteggiamenti religiosi dei primi cristiani di Roma che da fedeli diventeranno pellegrini e che si recheranno presso le tombe di Pietro, di Paolo, ma anche di Agnese, di Lorenzo, di Ippolito, di tutti quei campioni della fede attorno ai quali si strinse e si costituì la prima comunità cristiana. Dai cimiteri cristiani di Roma, dalle famose catacombe, il culto cristiano si diffuse e si puntualizzò nei diversi centri del mondo antico, a cominciare dalla Terra Santa. Qui, come a Roma, dopo la pace della Chiesa, nacquero importanti santuari progettati dalle autorità ecclesiastiche e imperiali, primo fra tutti Costantino, che costellò il suburbio romano e i luoghi memoriali della Terra Santa di importanti edifici di culto, che divennero subito delle mete irrinunciabili per il pellegrinaggio. Le basiliche romane di San Pietro in Vaticano, di San Paolo fuori le mura, di San Lorenzo fuori le mura, del Santo Sepolcro a Gerusalemme, della Natività a Betlemme rappresenteranno, per i cristiani della tarda antichità e del primo Medioevo, le sedi emblematiche di un culto che attraverserà i secoli. Il pellegrino del 2000, ritornando con spirito raccolto dinanzi a questi monumenti, potrà ricreare quel contatto tanto semplice quanto suggestivo che emozionò i primi cristiani e potrà mettersi in perfetta sintonia con quel progetto della «nuova evangelizzazione» che Giovanni Paolo II ha già consegnato agli uomini del terzo millenio che, intanto, sopraggiunge. Fabrizio Bisconti Segretario della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra

Persone citate: Anna Maria Ramieri, Antiochia, Danilo Mazzoleni, Fabrizio Bisconti, Giovanni Paolo Ii, Ippolito, Raffaella Giuliani