BALLI, RICEVIMENTI E RICAMI

BALLI, RICEVIMENTI E RICAMI PALAZZO BAROLO BALLI, RICEVIMENTI E RICAMI Mostra sulla vita quotidiana nelle dimore storiche piemontesi UNO sguardo sulle dimore piemontesi» è il titolo della mostra ospitata nelle sale di Palazzo Barolo, invia delle Orfane 7, dal 1° al 16 maggio e promossa dall'Adsi, Associazione dimore storiche italiane. Già nel 1995 era stata ospitata nel Ealazzo torinese la mostra «Le elle tavole piemontesi» con l'intento, in questo come in quell'appuntamento, di testimoniare attraverso un itinerario ideale, la vita quotidiana a palazzo con la presentazione di oggetti d'arte mai esposti prima al di fuori dell'ambito privato. Attraverso le sale, con 1 ideazione e il particolare allestimento di Gregorio e Nicoletta de Siebert, si sono volute raccontare le consuetudini, le occupazioni, gli impegni, i passatempi, le feste e l'organizzazione della casa. Dalla partenza per un viaggio, al ritorno dal ballo, dal battesimo fino alla ricostruzione di una stanza di «ménage» con i guardaroba ricolmi di biancheria e le attrezzature per la stiratura. Anche in quest'occasione, come già quattro anni fa, è stata attinta da palazzi, castelli e ville del Piemonte una ricca quantità di mobìli, quadri, e suppellettili: le vedute dei Cignarou, di Bossoli, di Gonin, di D'Azeglio, le nature morte di Rapous, queste ultime allestite nella sala dedicata alla prima colazione. E ancora le bambocciate del Granieri, i mobili del Piffetti o di altri minusieri piemontesi fino ai cristalli, argenti, objets de vertu, la biancheria e gU indumenti ricamati. fi ricavato degli ingressi sarà in parte finalizzato al restauro dell'appartamento «Provana di Druent» di palazzo Barolo (ex Provana). La sede della mostra, lo storico palazzo torinese i cui lavori vennero conclusi da Gian Francesco Baroncelli, ingegnere dei principi di Carignano, è un'architettura importante. Di particolare interesse la facciata, lo scalone interno, l'atrio e i saloni tutti arredati con specchi e dorature che nascondono, ancor oggi, antichi segreti di corte. Propio questi spazi infatti, furono lo scenario di una drammatica storia d'amore, un po' tra cronaca e un po' tra leggenda, che vide come protagonisti Elena, la figlia di Vittorio Amedeo II, ultimo dei conti Provana di Druent e Gerolamo Falletti marchese di Castagnole. Durante il ballo per festeggiare le nozze, nel 1695, lo scalone crollò, tutti si salvarono ma la giovane sposa perse la collana di perle prestatale, per l'occasione, dalla Regina Anna Maria di Borbone d'Orléans. Un brutto presagio ma i due sposi vissero felici fino al 1700, quando il padre di Elena le impose, senza ragioni apparenti di abbandonare il marito. La donna, madre di tre figli, decise allora di uccidersi gettandosi, pare, proprio dal Palazzo ex Provana. La mostra si può visitare dalle 10 alle 19, ingresso lire 12 mila, visite guidate su prenotazione. Info: 011/581.89.12. Lisa Parola t i-i •"■ 4*i- ■ E M A destra un aor/uerello del secolo scorso attribuito aBrulov che rajìpresenta l'interno di un palazzo A sinistra, un piccolo arcolaio, un calamaio in bronzo dorato e alcuni objets deverai

Luoghi citati: Carignano, Piemonte