DEUS AL BARRUMBA

DEUS AL BARRUMBA DEUS AL BARRUMBA La «d» minuscola in principio di una parola tanto evocativa d'onnipotenza ben rappresenta la bestemmia che i dEUS portano in giro per il mondo, con tappa, domenica 2 maggio, al Barrumba di via San Massimo 1. Un gruppo rock, etichettato cinque anni fa, al momento dell'uscita del folgorante «Worst Case Scenario», come ispettore di nuove strade possibili per il grange, in arrivo non da Seattle ma dalla periferia dell'impero: Anversa, Belgio. Nelle cantine della città fiamminga, Tom Barman e i suoi cominciarono suonando cover di Violent Femmes e Velvet Underground, cui seguirono perle come «Suds and Soda» e «Via» che valsero alia band l'ingaggio Island. Attorno ai dEUS è fiorito poi il culto, alimentato dalla scelta di distribuire solo per posta il secondo disco, «My Sister Is My Clock» e da travolgenti performance live. Rock duro e improvvise rotture jazz, passaggi di sapori country e brusche sparate ram or iste: la bestemmia continua, dunque, ma piace, e il gruppo vive «on the road» tutto l'anno. Fino allo stop per realizzare il recente «The Ideal Crash», più pulito e diretto dei lavori precedenti, accolto con entusiasmo nonostante alcuni cambiamenti di formazione. Il concerto s'inizia alle 23, ingresso con consumazione a 27.000 lire, 30.000 lire in prevendita. Apre la serata un'altra formazione belga, Soulwax, influenzata da Pearl Jam e Soundgarden ed Einstuerzende Neubauten. Ip.f.)

Persone citate: Anversa, Belgio, Tom Barman, Velvet Underground, Worst

Luoghi citati: Seattle