Il Lingotto?Era una cascina

Il Lingotto?Era una cascina CENTENARIO FIAT Il Lingotto?Era una cascina Al Museo dell Automobile aperta la mostra «l'orino all'alba della Fiat» Alla fine dell'800 la città pullulava di aziende motoristiche poi scomparse L'irripeperiodEsposInternaVISITANDO con attenzione e- pazienza la mostra «Torino all'alba della Fiat», che il Museo dell'Automobile di Torino, insiemi! con l'Amma, offre fino al 13 giugno - primo evento tra le manifestazioni programmate nell'ambito del centenario Fiat - si rimano davvero stupefatti. I documenti, lo fotografie, i manifesti, le planimetrie della città di Torino nel periodo compreso tra il 1H90 e il 1913 meritano di essere non solo ammirati, come tli solito avviene nelle rassegne retrospettive, ma eli essere analizzati a fondo, perché le sorprese che riservano sono davvero tante. Nelle piante della città disegnate a cavallo tra i due secoli si possono localizzare tutti gli insediamenti industriali: quelli automotoristici in primo luogo, con Fiat, Itala, Lancia, Ceirano, Seat, Krieger, Spa, Faccioli, Alessio, Aquila, e via dicendo. E poi i tanti altri della Torino di quel tempo: industrie chimiche, tessili, manifatturiere in genere, alimentari e dolciarie. Gli stabilimenti Lenza, di quel Lenza che costruì la prima automobile italiana a quattro ruote e da cui derivò in seguito la Mira ibile delle zioni ionali Lanza, erano sulla riva sinistra del Po, nell'area in cui oggi esiste il più grande ospedale piemontese, le Mobiletto, che prese il nome dalla cascina che si trovava lì vicina. Poco più in là, verso Sud, e in prossimità della Barriera di Nizza, ecco segnata un'altra cascina, il Lingotto: un nome entrato ormai da oltre 70 anni nella storia dell'industria automobilistica e che tuttora identifica la «casa madre» della Fiat. Le mappe di Torino testimoniano anche l'espandersi dell'area urbana, secondo le linee dei piani regolatori che hanno guidato la crescita della città nei decenni successivi. La centrale via Roma non viene concepita sotto il fascismo, che pure se ne fa vanto; la sua ideazione è di circa venti anni prima. Ma se si vuole davvero restare incantati e attoniti, occorre fermarsi ad analizzare le gigantografie e viste «a volo d'uccello» di cruelle che furono le grandi esposizioni internazionali torinesi, dal 1898 al 1911. Antonio Amadelli Direttore del Museo dell'Automobile, Torino L'irripetibile periodo delle Esposizioni Internazionali A sinistra in una foto del 1906, panoramica del reparto finitura carrozzerie, nello stabilimento Fiat, ex Rotschild. L'opificio era in via M. Cristina dove successivamente sorse la Microtecnica

Persone citate: Antonio Amadelli, Aquila, Ceirano, Faccioli, Krieger, Lanza, Rotschild

Luoghi citati: Nizza, Torino