Bologna, prove di risparmio

Bologna, prove di risparmio Bologna, prove di risparmio L'Enea sta realizzando il progetto di ricerca «Life-Aquasave». una palazzina con 8 appartamenti sperimenterà nuove tecniche per dimezzare i consumi DAL convegno di Como un'altra notizia: Giuseppe Bortone, ricercatore dell'Enea di Bologna, insieme a numerosi soggetti pubblici e privati regionali, ha messo a punto un progetto battezzato «Life-Aquasave», per ottimizzare il consumo idrico negli impianti domestici, risparmiando il 50 per cento dell'acqua potabile. La prima palazzina con otto appartamenti con i nuovi impianti sperimentali, è in costruzione a Bologna e sarà finita entro il Duemila. «Si tratta di un sistema - spiega Bortone per scegliere tra acqua potabile usata per bere, cucinare, lavare i cibi, e per l'igiene personale; acqua piovana - da raccogliere e stoccare - adattissima per le sue caratteristiche chimico-fisiche, a lavastoviglie e lavatrici, e infine le cosiddette acque grigie, cioè gli scarichi di lavandini, vasche da bagno, docce, che opportunatamente, trattate, vanno benissimo per gli sciacquoni dei gabinetti. Si otterranno così due risultati: ridurre il consumo della preziosa acqua potabile, e risparmiare sulla bolletta». Tra l'altro usando acque piovane, di bassa durezza, per le lavatrici, si inquina di meno, poiché si consumano meno detersivi, ammorbidenti, sali decalcificanti e così via. La palazzina bolognese servirà da test per mettere a punto standard operativi per la commercializzazione degli impianti. Tralasciando il fatto che gli acquedotti della penisola sono per la maggior parte centenari e malridotti, con una forte dispersione di acqua - lo studio è partito da alcuni semplici dati: in Italia il consumo medio giornaliero prò capite è di 250 litri al giorno, con punte di 500; una parte è sprecata in impieghi che non richiedono acqua di qualità, (lavare i pavimenti, il cortile, bagnare il giardino), un'altra parte si spreca per l'uso di apparecchi sanitari e rubinetteria vecchi o non progettati allo scopo di risparmiare, infine un ulteriore spreco viene per incuria e sdataggine dei consumatori. Uno dei provvedimenti consiste in rubinetteria detta «clicciac», che eroga poca acqua; per aumentare il flusso bisogna fare un piccolo sforzo in più. I getti poi vanno miscelati con aria, aumentando l'effetto lavante, e ovviamente diminuendo la quanta d'acqua erogata. Poi occorre separare le reti di scarico per un breve riciclo, infine ogni appartamento sarà dotato di contatori per segnalare giornalmente il trend dei consumi. Progetti simili sono già stati sviluppati in Usa e Giappone, sono rari in Europa, completamente assenti finora nel nostro Paese. A proposito di costi, il rapporto spiega che «devono essere valutati in una prospettiva di medio, lungo periodo, in quanto la recente legislazione sull'acqua prevede che le tariffe debbano coprire totalmente i costi di produzione, distribuzione, fognatura e trattamento». Informazioni: Enea, 051/60.98.698. E-mail: bortonerW bologna.enea.it. [d. sca.) Si utilizzerà anche l'acqua piovana: per le lavatrici è migliore perché più pura

Persone citate: Bortone, Giuseppe Bortone

Luoghi citati: Bologna, Como, Europa, Giappone, Italia, Usa