BIANCANEVE BEFFATA ANZICHÉ' IL PRINCIPE LA BACIO' IL TRANVIERE

BIANCANEVE BEFFATA ANZICHÉ' IL PRINCIPE LA BACIO' IL TRANVIERE BIANCANEVE BEFFATA ANZICHÉ' IL PRINCIPE LA BACIO' IL TRANVIERE BIANCANEVE giaceva nella bara di cristallo, immobile ed indifferente al mondo. Un bacio lieve si posò sulle sue labbra, e allora una traccia di colore le soffuse le guance, il respiro le animò il petto, e infine aprì gli occhi. Davanti a lei c'era Mario, tanto tanto carino nella sua divisa da tranviere. S'innamorarono subito, e lui la portò a vivere nella casa di sua madre, con le sorelline piccole, i fratelli grandi con le mogli e il nonno vecchio. Stavano molto molto stretti. Biancaneve cucinava, strofinava, lavava e stirava per tutti, andava anche a fare delle ore per guadagnare qualche soldo, ed era sempre imbufallta. La sfottevano pure, le dicevano: «Se volevi stare meglio, ti dovevi pigliare un principe azzurro». Biancaneve pensava che se le capitava di incontrare quelli di Tuttolibri che le avevano cambiato il finale, gli spaccava la schiena a forza di randellate. Poco tempo dopo però le cascò in testa un armadio e svenne. Quando riprese conoscenza socchiuse appena un occhio • vide che si trovava dentro ad una bara di cristallo. Richiuse l'occhio svelta, pensando: «Stavolta, se prima non sento netto lo scalpitio del cavallo, col cavolo che mi sveglio!» Mari ca Ferrerò Bra (Cuneo)

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