Hakkiiten non teme le nuove ali Ferrari

Hakkiiten non teme le nuove ali Ferrari Fonnula 1: i meccanici McLaren lavorano anche di notte in vista del Gp di domenica a Imola Hakkiiten non teme le nuove ali Ferrari Ma le rosse sembrano più veloci e Schumi hafiducia Cristiano Chlavegato inviato a IMOLA Eccolo il circus del motori. E' approdato sulle rive del San temo con i suoi carrozzoni rutilanti, pronto per lo spettacolo. Uno show che deve funzionare fuori e dentro il circuito. Giancarlo Fisichella e Alexander Wurz arrivano in pista direttamente dal loro albergo pattinando su un nuovo tipo di roller che si applica a quasi tutti i tipi di scarpa, quindi salgono sulla motorhome della Benetton che unendo due bus - è diventata una specie di sala da ballo tecnologica con tanto di prezioso parquet in legno. Anche l'occhio vuole la sua parte. Intanto ai box i meccanici lavorano duro come al solito. Pare che ultimamente quelli della McLaren si siano lamentati per i troppi straordinari che sono costretti a fare. E' arrivata anche la terza Ferrari, quella che Schumacher in mattinata ha provato a Fiorano, percorrendo 45 km ai quali vanno aggiunti sette test di partenza. La nuova ala non è un'appendice aerodinamica rivoluzionaria come si pensava, soltanto leggermente più a freccia, più curva nelle paratie laterali, con piccoli flap esterni. Ma pare che vada bene: «Il collaudo è stato positivo - dice Michael - e credo che ci siano dei vantaggi. Utilizzerò anche il casco con il display sulla mentoniera, ma per ora lasciamo a casa il volante che avevo provato a Jerez». L'alettone anteriore sarà montato stamane sulla F399 del tedesco per le prime prove libere. Nei test comparativi di Fiorano ieri, a parità assoluta di messa a punto della vettura, pare che abbia dato un vantaggio di mezzo secondo al giro. Se confermato, sarebbe sicuramente un bel passo avanti. Le mosse della Ferrari non paiono tuttavia preoccupare più di tanto Mika Hakkinen, tanto che il finlandese replica all'ottimismo di Schumi: «Io sono molto fiducioso. Può darsi che qui a Imola la sfida sia più serrata, ma noi sinora abbiamo dominato le qualificazioni e siamo nel complesso i più veloci». Per il pilota della McLaren il team iridato praticamente non ha dormito: «Abbiamo lavorato duro sullo sviluppo della MP4/14 - aggiunge il finnico -. Tanti piccoli particolari per migliorare in ogni settore, motore, telaio, aerodinamica. Sono tranquillo anche per l'affidabilità. Certo, in FI non si è mai sicuri. Io però sto vivendo un momento magico. Per anni ho combattuto senza ottenere risultati. Mi dicevo: sei veloce, puoi vincere una gara, il Mondiale. Ho aspettato tanto e ci sono riuscito. Adesso mi sento forte, resistente. A Schumacher è successo il contrario. Lui ha avuto subito tutto e forse ora, dopo diverse delusioni, è un po' più teso. Ma queste sono soltanto impressioni». Al campione della McLaren viene chiesto se ha un buon rapporto con il tedesco e se pensa che la sfida iridata sarà solo una cosa a due. «Mi pare - risponde Mika che fra noi non ci siano problemi. Non ho mai pensato ali incidente di Jerez tra Michael e Villeneuve. Anzi, lo scorso anno in Austria abbiamo ingaggiato un duello serrato e non ci siamo mai sfiorati. Non credo comunque che 0 tedesco sia l'unico rivale potenziale per il titolo. Ci metterei anche Coulthard. David ha avuto un problema tecnico in Australia e ha commesso im errore a San Paolo. Ma sta andando forte e, soprattutto, guida una McLaren come la mia. Poi attenzione a Barrichello. Metterei nella lista anche Irvine, se farà Eunti in tutte le corse. Eddie però a l'handicap di dover lasciare strada al compagno e penso che non potrà andare lontano». Mai pensato di correre un giorno per la Ferrari? «Molti piloti della McLaren hanno guidato per Maranello e viceversa. Francamente sono interessato a stare il più possibile in una squadra competitiva. La Ferrari è una di queste, ma non l'unica. In ogni caso, per adesso non guardo al futuro lontano». Concentrato solo sull'idea di battere la Ferrari che gioca in casa? «Questo è l'obiettivo. Bisogna cominciare bene, dalle prove alle qualiificazioni per preparare al meglio la gara. In Brasile avevo vinto con una manciata di secondi di vantaggio. E' un buon viatico per fare il bis. Del resto noi piloti non siamo mai abbastanza contenti di quanto guadagniamo: e se vinco, posso cercare di convincere Ron Dennis ad aumentarmi lo stipendio». FORMULA 1 Eddie Irvine conta di restare in testa al Mondiale di FI anche dopo il Gp di Imola

Luoghi citati: Australia, Austria, Brasile, Imola, Jerez, Maranello, San Paolo