Bologna, campo salvo

Bologna, campo salvo Verdetto Uefa doo la rissa con l'Olmiue l Bologna, campo salvo A Mangone 5 giornate di stop GINEVRA Niente stangata, Bologna può concedersi un respiro di sollievo dopo la benevola sentenza dell'Uefa. La rissa gigantesca scoppiata al termine della semifinale di ritorno con l'Olympique Marsiglia faceva temere sanzioni esemplari, come una lunga squalifica del campo. Invece il Dall'Ara è salvo, anche se il futuro europoo della società di Gazzoni avrà comunque ripercussioni: la commissione disciplinare della federazione continentale ha fermato infatti per 5 turni Amedeo Mangone e per tre Giampiero Maini, identificati tra i colpevoli della assurda scazzottatura finale, le cui immagini (scene da western) hanno fatto il giro del mondo. Quattro turni di stop si è preso anche Giancarlo Marocchi, non (o non solo) per la rissa, ma per l'espulsione. Inoltre è stata comminata alla società rossoblu una multa di 180 milioni di lire. Ai francesi, comunque, è andata anche peggio: Dugarry ha avuto a sua volta 5 giornate di squalifica, 4 le ha buscate Jambay. L'Olympique paga a carissimo prezzo la qualificazione: il 12 maggio a Mosca sarà costretto a fare a meno anche di Ravanelli, Galls e Luccin (tutti fermati dalla 2" ammonizione) nella finale di Coppa Uefa con il Parma. La società rossoblu non ha commentato in dettaglio i provvedimenti: «Prendiamo atto della sentenza e ci riserviamo tutto il tempo disponibile, fino a domenica sera, per l'eventuale presentazione di un ricorso». L'aver evitato la squalifica del campo, in sostanza, e già un grosso traguardo raggiunto. Ed è stato un miracolo, sul piano della giurisprudenza sportiva, i Anche le immagini televisive so| no state utilizzate dalla commissione di controllo e disciplina dell'Uefa, che tuttavia non ha evidentemente ritenuto «di particolare gravità» i fatti accaduti. L'adozione della prova-tv è stata confermata ieri al termine della riunione, svoltasi a Ginevra, dal capo del dipartimento giuridico dell'Uefa Renò Eberle. «Per pren¬ dere la nostra decisione - ha spiegato - ci siamo fondati su tutti i rapporti ufficiali a noi pervenuti e anche sui filmati delle varie emittenti tv». I due club, che non erano autorizzati ad assistere alla riunione, avevano la possibilità di presentare un incartamento difensivo. «Solo il Marsiglia lo ha fatto», ha detto Eberle. Il Bologna confidava dunque soprattutto sulla provocazione subita. Intanto tiene banco a Bologna anche il toto-tecnico. Nonostante la straordinaria stagione, in Italia e in Europa, Carletto Mazzone non resterà. Con il presidente non c'è sintonia sui ritocchi da apportare. Mercoledì era circolato, tra i nomi dei possibili successori, quello del tecnico cagliaritano Giampiero Ventura. Il quale, ieri, ha smentito (come aveva già fatto la società felsinea) con decisione: «Dopo il 30 giugno Mazzone non sarà forse più l'allenatore del Bologna, ma non sarò io il suo sostituto». Ventura si è anche detto «rammaricato per la diffusione di voci del tutto prive di fondamento» e non ha escluso che il suo nome sia stato fatto circolare (tra l'altro alla vigilia della trasferta di Bologna) per un eventuale depistaggio. In effetti è un altro il candidato principe: si tratta di Walter Novellino, attuale allenatore del sorprendente Venezia. Avrebbe già incontrato il presidente Frascara Gazzoni e, secondo alcuni, addirittura firmato il contratto per la prossima stagione, [r. b.] MfMHfMw ••-.sa I difensore Amedeo Mangone

Luoghi citati: Bologna, Europa, Ginevra, Italia, Marsiglia, Mosca, Venezia