Mafia e appalti, l' ora del confronto di Fabio Albanese
Mafia e appalti, l' ora del confronto Ai Senato la richiesta d'arresto del parlamentare dell'Udr Firrarello Mafia e appalti, l' ora del confronto Romagnoli conferma: un meeting per la spartizione Fabio Albanese corrispondentejilaJDATANW E' già sul tavolo del presidente della Commissione per le immunità del Senato, il leghista Marco Preioni, il plico con la richiesta di arresto per il senatore Pino Firrarello, coinvolto nell'inchiesta sullo scandalo per gli appalti del nuovo ospedale Garibaldi. Gli atti sono stati consegnati ieri da un ufficiale dei carabinieri di Catania all'ufficio dell'Arma all'interno di Palazzo Madama. Da qui sono stati trasmessi alla presidenza del Senato che li ha «girati» alla giunta. Forse già oggi verrà discusso il calendario dei lavori, anche se una decisione della giunta, so autorizzare o no l'arresto del parlamentare dell'Udr, dovrebbe arrivare dopo l'elezione del Presidente della Repubblica. L'inchiesta va avanti. Ieri è stato il giorno dei confronti, ordinati dai magistrati di Catania per cercare di fare chiarezza sulle differenti ver¬ sioni degli arrestati sul medesimo episodio, quello dell'incontro in un hotel di Roma fra gli imprenditori Romagnoli e Randazzo e i politici Nuccio Cusumano, Pino Firrarello e Giuseppe Castiglione. I sostituti Nicolò Marino, Luigi Lombardo e Sebastiano Ardita hanno cominciato con Castiglione: nell'interrogatorio di lunedì aveva detto che quell'incontro non c'era mai stato. Ieri, messo a confronto con l'imprenditore Giulio Romagnoli, il grande accusatore, e prima ancora con il suo referente catenese, Mario Seminare, Castiglione si è «ricordato» che l'incontro ci fu, anche se «fu casuale» e non si parlò di appalti. Adesso la sua versione coincide con quella dell'ex sottosegretario Cusumano che, a sua volta, è stato messo a confronto con Romagnoli: «Non c'è contrasto tra le loro due posizioni, se non su particolari insignificanti - ha detto uno dei suoi difensori, l'avvocato Titta Madia -. Romagnoli ha riferito che in quell'occasione Cusumano si è comportato con estremo garbo; lui supponeva che l'incontro fosse organizzato, Cusumano ha ribadito che è stato casuale». Sul ruolo dell'ex sottosegretario Madia spiega: «Quando c'è un contrasto tra imprenditori, il ruolo del politico è quello della mediazione». Insomma, la difesa mira a far apparire quello che per i magistrati catanesi è stato un summit spartitorio come un'occasione non programmata in cui i politici hanno messo a disposizione degli imprenditori la loro missione, quella di fare da mediatori. Romagnoli è ap¬ parso tranquillo. «E' sereno?», gli ha chiesto il comandante dei carabinieri Umberto Pinotti, mentre attendeva il confronto con Cusumano. Lui ha risposto di sì e si è avviato sicuro verso la porta del reparto. Il suo difensore, l'avvocato Francesco Calderone, ha spiegato che «Romagnoli ò rimasto fermo sulle sue dichiarazioni». Prima dei confronti, i magistrati avevano ascoltato l'ex manager dell'azienda ospedaliera Garibaldi, Roberto Mangione, che già nel primo interrogatorio aveva chiamato in causa Firrarello, Lo avrebbe fatto anche ieri. La difesa dell'ex sottosegretario Cusumano: incontro solo casuale NucctoCusumano
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