«Vogliamo un mondo in pace»

«Vogliamo un mondo in pace» IN CLASSE «Vogliamo un mondo in pace» «Vogliamo un mondo in pace» I bambini delle elementari fanno confusione sui luoghi o sui personaggi, ma una cosa l'hanno ben chiara In testa: guerra significa morte. Lo dicono nei disegni, nei temi, nei compiti a casa (nella foto il murale realizzato dalla A' B della «Panni» di Torino). Cercano nella storia delle loro famiglie i ricordi di guerre lontane, vogliono capire. Nelle scuole ricorrono immagini e frasi di tenore quasi sempre uguale: «Speriamo che non scoppi la Terza guerra mondiale», scrive una bambina di quarta (la maestra le ha dato un «Brava»). Un suo compagno scrive «io vorrei che la guerra in Kosovo finisse e che da noi non ci sia mai più la guerra», ma la maestra ha giudicato appena sufficiente quell'«oppinione» scritta con due «p». Sotto ci sono il disegno di un F16 e una bandiera americana. Giovata A PAGINA 7 SERVIZI SULLA GUERRA DA PAG 2 A PAG 7 Sphó Cow rasì AUL li d i Parla il fratello di Milosevia «Non ci arrenderemo mai» «V

Luoghi citati: Kosovo, Torino