Milosevic licenzia la voce del dialogo

Milosevic licenzia la voce del dialogo Vìa dal governo il moderato Draskovic. Profughi sui campi minati, 7 morti. Il Congresso frena Clinton Milosevic licenzia la voce del dialogo Bombe sui civili, la Nato ammette la responsabilità BELGRADO. Slobodan Milosevic ha silurato il vicepremier Vuk Draskovic, l'uomo del dialogo elio aveva avuto il coraggio di criticarlo. Le accuse: aver espresso al mondò «opinioni personali contrarie alle posizioni del governo» e con questo aver contribuito «a mettere in pericolo il morale della popolazione». Caile così l'illusione di chi sperava che Draskovic interpretasse un molo assegnatogli da Milosevic. Ieri Milan Milutinovic, presidente della repubblica serba, e Ibrahlm Kugova, leader degli albanesi moderati, hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si ribadisce l'impegno a dare «un autogoverno» al Kosovo. La Nato In dovuto ammettere un nuovo errore: il bombardamento che nella notte precedente aveva colpito una zona abitata a Surdulica uccidendo 17 civili tra i quali donne e bambini. A Washington, il Congresso ha approvato una mozione che subordina al consenso parlamentare un eventuale impegno dell'esercito: se Clinton vorrà mandare in Kosovo truppe di terra, dovrà ottenere il voto favorevole dai congressisti. Infine l'inviato russo nei Balcani, Viktor Cernomyrdin, viene ricevuto oggi a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio D'Alema. ALLE PAG 2. 3 E b Vuk Draskovic, ex vice primo ministro jugoslavo cacciato dal governo per le sue critiche

Luoghi citati: Belgrado, Kosovo, Washington