Ex prete, esclusa la rapina

Ex prete, esclusa la rapina Ex prete, esclusa la rapina 77 sacerdote ucciso non aveva nemici BARI Persona tranquilla, non aveva nemici, si divideva tra il lavoro al Policlinico dove dirigeva l'ufficio concorsi - e la famiglia. Non si apre neppure uno spiraglio che possa portare all'assassino di Domenico La Gioia, l'ex sacerdote di 58 anni ammazzato domenica mattina a Terlizzi. Esclusa per il momento l'ipotesi della rapina (aveva in tasca soldi che l'assassino non ha portato via), si battono altre piste. Ma il mistero è totale. La Gioia è stato ucciso a colpi di accetta accanto alla sua villetta vicino a Terlizzi, dove ogni domenica portava il cibo al suo cane. I carabinieri stanno tentando di ricostruire i legami che La Gioia aveva, per capire se da questi possa essere scaturito un conflitto poi chiuso con l'omi- Domenico a Gioia cidio. Gli investigatori hanno controllato la sua abitazione di Molletta, dove viveva con la moglie e i suoi tre figli, e il suo ufficio del Policlinico. E' stata acquisita documentazione che dovrà essere valutata dagli inquirenti. La Gioia sovrintendeva ai concorsi e dal suo ufficio passavano dunque le procedure per le assunzioni. Ma niente lascia pensare che di qui si possa arrivare alla soluzione. Le uniche certezze vengono dall'autopsia, eseguita dal dottor Francesco Vimercati dell'istituto di medicina legale di Bari. La Gioia è stato ucciso con due colpi alla testa tra le 9.30 e le 11, poco prima il ritrovamento del corpo. Aveva appena preparato la ciotola per il cane, poi ha aperto la porta, è entrato in casa. Quando ne è uscito, ha trovato qualcuno ad attenderlo. [s. t.] Domenico La Gioia

Persone citate: Francesco Vimercati

Luoghi citati: Bari, Terlizzi